I chip rallentano Stellantis, la Sevel è costretta a rinuciare a tre turni nell'impianto modello

Il Messaggero ECONOMIA

Sevel fa tre turni al giorno (quindi lavora anche di notte), per sei giorni, il massimo perché il settimo è destinato alle operazioni di mantenimento delle linee.

Altri 300 operai erano in “affitto” (staff-leasing appunto) da aziende esterne il cui contratto prevede proprio un utilizzo a tempo.

A quanto sembra nessuno della pianta organica verrà toccato, il taglio riguarda 600 addetti cassaintegrati in altre fabbriche del gruppo che faranno ritorno alla base fino al termine dell’emergenza. (Il Messaggero)

Se ne è parlato anche su altri media

Dalla Fiom Michele De Palma e Francesca Re David spiegano: “Il problema di approvvigionamento di componenti deve essere chiarito perchè riguarda tutto il settore dell’automotive I sindacati sono preoccupati che a causa della crisi dei semiconduttori e a causa della flessione delle vendite, dopo il sito abruzzese, ci possano essere ripercussioni anche sul sito pedemontano e sull’indotto laziale di Stellantis. (LeggoCassino.it)

Allo stesso modo non saranno riconfermati 300 dipendenti con contratto di somministrazione. Un colpo durissimo per Sevel che era nel pieno di una crescita produttiva e che aveva effettuato il passaggio da 15 a 17 turni nell’ottobre 2019, e poi a 18 turni lo scorso 2 maggio per far fronte a maggiori richieste di mercato. (LANCIANO24.IT)

Ribadiamo a Palazzo Chigi la richiesta di riconvocare il tavolo auto per affrontare la questione” continua Uliano. Sarà interrotta la trasferta di circa 600 cassintegrati e 300 lavoratori su 750, tutti contratti di somministrazione, staranno a casa. (FormulaPassion.it)

La mancanza di componenti elettronici provenienti dall’Asia ha già causato numerosi fermi nello stabilimento più grande d’Europa che produce i furgoni Ducato. In conseguenza la Sevel ha annunciato la riduzione dei turni di lavoro da 18 a 15, con provvedimento che scatta lunedì 27 settembre. (AbruzzoLive)

Per quanto riguarda i lavoratori ai quali, invece, non è stato rinnovato il contratto l'azienda spiega che la conclusione di una parte dei contratti di somministrazione in Sevel rientra nelle normali attività di gestione della forza lavoro di Stellantis in tutti gli stabilimenti europei nell'ambito di questi momenti di instabilità che riguardano tutto il settore automotive mondiale". (Chietitoday)

La grande maggioranza delle eccedenze è un prestito da altri stabilimenti dove, quindi, faranno ritorno e l’impatto in termini sociali di questa situazione, che spero sia temporanea, è molto limitato”. (Primonumero)