La sfida per le presidenziali in Cile

AGI - Agenzia Giornalistica Italia ESTERI

In Cile venezuelani e peruviani, la prima e seconda comunità straniera più numerosa, in tutto 400mila persone, potranno esprimere la loro preferenza.

Boric, leader millenial, ha alle spalle un percorso da attivista di sinistra e adesso detiene il titolo di candidato alle presidenziali più giovane della storia politica cilena.

Probabilmente dal primo turno non uscirà il nome del futuro presidente, pertanto i cileni dovranno tornare alle urne il 19 dicembre. (AGI - Agenzia Giornalistica Italia)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Una democrazia sull’ottovolante, conseguenza di un forte disagio e diseguaglianza sociale, a due anni dalla grande protesta. È la grande stranezza di queste elezioni: pochi mesi fa il voto per la nuova Assemblea Costituente aveva premiato le liste di sinistra e quelle indipendenti. (Servizio Informazione Religiosa)

Come nelle previsioni, i due candidati più radicali hanno sbaragliato gli avversari nel primo turno. Il nostalgico fascista José Antonio Kast e l'ex leader studentesco Gabriel Boric disputeranno il ballottaggio per la presidenza del Cile (Domani)

Ma la sfortuna si è accanita su Ghoulam ed ora il Napoli deve capire cosa fare Tre minuti sono stati giocati con il Bologna, mentre con il Verona è stato assente per gastroenterite. (Calcio Napoli notizie su Napolipiu.com)

Lettera aperta per una "sana convivenza sociale". Oltre 100 personalità cilene hanno firmato una lettera aperta in cui rivolgono un appello alla popolazione a "rispetto, dialogo e pace" alla vigilia di elezioni generali. (Vatican News)

Il suo elettore è eterogeneo: integra settori popolari che amano l’ordine e un settore agiato, molto cattolico, contrario al cambiamento della Costituzione. Per rendersene conto basta fare due calcoli sulle percentuali di chi è arrivato, al primo turno, alle spalle di Kast e Boric. (Tempi.it)

L’occasione sarà un momento decisivo in cui optare per due coalizioni che non sono mai state al governo e che muovono gli orientamenti politici un po’ più agli estremi rispetto alle ultime due cariche presidenziali, quelle di Sebastián Piñera e di Michelle Bachelet. (Il Manifesto)