Pegasus: lo spyware che sorveglia politici, giornalisti e attivisti dal 2016

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L’obiettivo del progetto è quello di svelare l’entità dei danni causati dallo spyware Pegasus e quale sia stato l’impatto sulle persone.

Forbidden Stories ha messo le mani su una lista di 50.000 numeri di telefono che potrebbero appartenere ad individui presi di mira dallo spyware Pegasus.

Pegasus Project è l’indagine riguardante lo spyware realizzato da NSO Group e su chi ne è stato colpito.

Amnesty International ha eseguito test forensi su 67 telefoni, in 37 dei quali è stata trovata traccia dello spyware Pegasus. (Tom's Hardware Italia)

Ne parlano anche altre fonti

Le infezioni del malware Pegasus di NSO costituirebbero solo una parte di una distribuzione più ampia contro i principali attori della società civile in tutto il mondo. Nel listone di Pegasus perfino capi di stato e di governo, membri di famiglie reali arabe e dirigenti d’azienda. (Computer Magazine)

“La vicenda è totalmente inaccettabile, se è vera” ha detto commentato la vicenda la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. “Sarebbe contro qualsiasi regola. (LA NOTIZIA)

Lo scandalo è esploso a metà giugno del 2017. Ma quando decine di giornalisti, avvocati, docenti universitari e persino parlamentari hanno scoperto che il loro cellulare era stato infettato con un software che li trasformava in potenziali bersagli, allora Pegasus è venuto allo scoperto (la Repubblica)

Tra loro i membri della famiglia reale saudita, 65 dirigenti di azienda, 85 attivisti per i diritti umani, 189 giornalisti e oltre 600 politici e funzionari governativi. Spyware Pegasus, cosa sono e come funzionano. (MobileWorld)

Un’indagine condotta da 17 diverse testate giornalistiche ha scoperto che Pegasus è stato anche utilizzato per spiare gli smartphone di oltre 180 giornalisti. — Sushant Singh (@SushantSin) July 19, 2021. (Lega Nerd)

L’attacco attraverso Pegasus viene avviato mediante un’esca, ovvero l’intrusione, nel caso degli smartphone, tramite una videochiamata (prevalentemente su WhatsApp) in cui non serve che la vittima risponda. (Cyber Security 360)