Caso Eitan, a Tel Aviv la terza udienza. Verdetto nei prossimi giorni

Sky Tg24 INTERNO

La giudice avrà a disposizione due settimane, secondo gli avvocati, per far conoscere la sua decisione.

Nella città israeliana si svolge l’ultima udienza a porte chiuse del Tribunale della Famiglia.

In questa terza udienza, cominciata alle 13.30 è stato ascoltato, su invito dei Biran, anche un avvocato esperto di diritto italiano

Oggi si sta svolgendo l'ultima delle tre udienze, a porte chiuse, dedicate al caso, con una lunghissima seduta. (Sky Tg24 )

Ne parlano anche altre fonti

Per il verdetto la giudice Iris Ilotovich Segal, che deve stabilire se rinviare il bambino subito in Italia come chiede la zia Aya Biran Nirko, ha a disposizione 2 settimane. Nella seduta, a porte chiuse, sono stati ascoltati numerosi testimoni, tra cui un esperto di diritto italiano (TG La7)

Tutto ruota sui principi della Convenzione che, a giudizio dei legali di Aya Biran Nirko, si devono applicare al caso di Eitan e portare quindi al ritorno del bambino in Italia Le richieste delle parti in causa Nell'ultima udienza è stato ascoltato, su invito dei Biran, anche un avvocato esperto di diritto italiano. (Sky Tg24 )

Il giudice israeliano -che non ha dato indicazioni temporali- prenderà la sua decisione in base alla Convenzione dell’Aja al termine di una tre giorni intensi di udienze in cui sono state sentite le parti e alcuni esperti anche di diritto italiano. (Adnkronos)

Per il verdetto - che si si muove nell'ambito della Convezione dell'Aja sulla sottrazione dei minori - la giudice Iris Ilotovich Segal ha a disposizione 2 settimane. Ora la palla passa alla giudice che, in base alla Convezione, dovrà stabilire se rinviare il bambino immediatamente in Italia come chiesto dalla zia Aya Biran Nirko (L'Unione Sarda.it)

Nel luglio 2020 lo stesso tribunale dell’Aja aveva attribuito all’Italia la giurisdizione della vicenda per la morte di due pescatori scambiati per pirati al largo del Kerala nel 2012. Come conferma a LaPresse il legale di Latorre, Fabio Anselmo, “si tratta di un giudizio arbitrale di cui siamo spettatori (LaPresse)

In aula - dove si discute in base alla Convenzione dell'Aja sulla sottrazione di minori - sono presenti Aya Biran, zia paterna e affidataria della tutela del bambino, e il nonno materno Shmuel Peleg che ha portato il piccolo in Israele senza consenso ed è indagato in Italia per sequestro di persona. (Sky Tg24 )