Tumore al seno, uno studio: tinte e liscianti per capelli aumentano il rischio
Nonostante queste donne avessero una propensione teoricamente più alta di sviluppare il cancro del seno - ha precisato White - i dati si applicano alla popolazione generale.
Sinora però la Food and drug administration non ha inserito le tinte permanenti per capelli nella lista delle sostanze cancerogene, sostenendo che mancano ancora "prove affidabili".
Occhio alle tinte permanenti o alle sostanze liscianti: secondo uno studio condotto negli Usa aumenterebbero i rischi di sviluppare un tumore del seno. (Giornale di Sicilia)
Su altre fonti
Parliamo di: Capelli Tumori. Utilizzare con troppa frequenza le tinte per capelli può incrementare il rischio di sviluppare un tumore al seno. Secondo i ricercatori statunitensi il ricorso a colorazioni permanenti incrementerebbe il rischio del 9%, mentre quello a prodotti liscianti del 18%. (GreenStyle)
La grande domanda e la risposta inafferrabile. Sfumature importanti. Sebbene i risultati indicano i potenziali pericoli di questi prodotti, è prematuro concludere bruscamente che i trattamenti per i capelli influenzano lo sviluppo del cancro al seno. (Infinity News)
Perché non è possibile al giorno d’oggi immaginare che la stragrande maggioranza delle donne rinunci a migliorare il proprio aspetto estetico, se si pensa che nel mirino degli studiosi sono finite tinte permanenti o sostanze liscianti per capelli. (Sardegna Reporter)
In passato il legame tra la tintura per capelli e il cancro è stato studiato a lungo, ma i risultati sono sempre stati incoerenti”. Uno studio americano evidenzia un possibile legame tra la formazione del tumore al seno ed i componenti che si trovano all’interno delle tinte permanenti per capelli. (DropNews.it)
Nonostante queste donne avessero una propensione teoricamente più alta di sviluppare il cancro del seno - ha precisato White - i dati si applicano alla popolazione generale. Sinora però la Food and drug administration non ha inserito le tinte permanenti per capelli nella lista delle sostanze cancerogene, sostenendo che mancano ancora "prove affidabili". (laRegione)
Lo Studio. Lo studio, pubblicato sulla rivista specializzata “International Journal of Cancer”, ha riguardato la vita di tantissime donne, ben 46.709, seguite per 8 lunghi anni. Nonostante queste donne avessero una propensione teoricamente piu’ alta di sviluppare il cancro del seno, i dati si applicano alla popolazione generale. (Lezioni Europa)
