Ucciso in Afghanistan un fotoreporter dell'agenzia Reuters

AGI - Agenzia Italia ESTERI

Reuters ha riferito di non essere in grado di confermare in modo indipendente le circostanze della morte del reporter.

anish Siddiqui, un fotoreporter dell'agenzia Reuters, è stato ucciso durante i combattimenti tra talebani ed esercito afgano a Spin Boldak, nel distretto di Kandahar.

Lo riferisce l'agenzia, che cita come fonte un ufficiale dell'esercito afgano, al seguito del quale si trovava Siddiqui. (AGI - Agenzia Italia)

Se ne è parlato anche su altri media

Il premio. Siddiqui era stato insignito della prestigioso riconoscimento, il Pulitzer, nel 2018 con una fotografia che mostrava una donna rohingya Era impegnato a documentare uno scontro tra le forze di sicurezza e i talebani nel distretto di Spin Boldak. (In Terris)

Ha fatto parte di un team della Reuters che ha vinto il premio Pulitzer nel 2018 per la copertura della crisi dei Rohingya La notizia della morte di Siddiqui è stata confermata anche dal portavoce del ministero dell'Interno afghano, Tariq Arian, che non ha fornito ulteriori dettagli. (ROMA on line)

A Reuters photographer since 2010, Danish Siddiqui covered the wars in Afghanistan and Iraq, the Rohingya refugees crisis, the Hong Kong protests and Nepal earthquakes. (Il Riformista)

È stato ucciso oggi in Afghanistan Danish Siddiqui, fotoreporter indiano dell’agenzia di stampa Reuters, durante gli scontri tra i militari del paese e i talebani. Siddiqui, che stava documentando il conflitto, dirigeva il team multimediale di Reuters in India ed era divenuto celebre per essersi aggiudicato il Premio Pulitzer nel 2018, per uno scatto che raccontava la crisi dei profughi rohingya. (L'Occhio)

MEMBRO DEL TEAM Reuters che nel 2018 si è aggiudicato il Pulitzer per la copertura della crisi dei Il fotografo indiano e premio Pulitzer Danish Siddiqui è stato ucciso ieri in uno dei luoghi afghani più contesi – militarmente e mediaticamente – degli ultimi giorni, nel distretto di Spin Boldak, non lontano dal confine con il Pakistan, nella provincia meridionale di Kandahar (Il Manifesto)

|. L’uccisione in Afghanistan, due giorni fa, di un decano del fotogiornalismo quale Danish Siddiqui, ci ricorda ancora una volta che gli operatori dell’informazione che seguono i conflitti finiscono spesso per diventare bersagli delle forze governative o dei gruppi armati che si contendono un territorio. (Corriere della Sera)