Sa Die, Todde: «I problemi della Sardegna non li risolvono gli altri. Serve reale autodeterminazione»

L'Unione Sarda.it INTERNO

«Siamo un popolo che ha vissuto contraddizioni ma anche depositario di grandi potenzialità dobbiamo festeggiarci senza incensarci. Sa Die non è un giorno di parole roboanti a compensazione degli altri 364 giorni dell’anno, non è il fine ma è un impegno. Per migliorarci, per agire in modo differente. L’autodeterminazione, lo abbiamo detto, cammina sulle spalle di un popolo istruito. Un popolo consapevole di sé». (L'Unione Sarda.it)

Ne parlano anche altre fonti

Alessandra Todde per Sa Die: "Sforziamoci di costruire, progettare, inventare ciò che vogliamo la nostra isola diventi". Accorato discorso della governatrice sarda per Sa Die de sa Sardigna: "Sa Die de sa Sardigna non è e non deve essere un giorno di parole roboanti a compensazione degli altri 364 giorni dell’anno. (Casteddu Online)

Inaugurato stamattina a Sassari, in via Quarto, il monumento a Sa Sarda Rivolutzione nel giorno di Sa Die de Sa Sardigna. (L'Unione Sarda.it)

Ieri sera, sabato 27 aprile, vigilia della data ufficiale (28 aprile), nella sede del Circolo Culturale Sardo, è stata celebrata a Biella la “Festa de su Popolu sardu”. Celebrata a Biella la Festa de su Popolu sardu (La Provincia di Biella)

44 – il Cagliari Calcio ricorda gli avvenimenti della “Sarda Rivolutzione” (in italiano: “Moti rivoluzionari sardi” o “Vespri sardi”) presentando la Maglia Gara Special Edition realizzata dallo sponsor tecnico EYE Sport, che verrà indossata nella prossima partita da disputarsi in Sardegna, il 5 maggio contro il Lecce. (Calcio Casteddu)

Il 28 aprile è una data carica di significato per la Sardegna, un giorno in cui la storia e la lotta per l’indipendenza della nazione sarda si intrecciano: il 28 aprile 1794 – “Sa Die de s’aciapa” –, con la cacciata dei Piemontesi da Cagliari e dall’Isola, fu un momento cruciale della seconda fase dei moti rivoluzionari sardi. (Italia che Cambia)

In apertura di serata, il saluto del presidente Battista Saiu, che ha tracciato un breve inquadramento storico dei fatti risalenti al 28 aprile 1794, che videro la cacciata del viceré Vincenzo Balbiano con tutta la sua corte e gli impiegati non sardi al seguito. (newsbiella.it)