Festival del cinema di Venezia, Gianni Amelio e Il signore delle formiche: «L'omosessualità non è devianza»

Sarebbe riduttivo dire che il nostro è un film sul caso Braibanti. È un film su una grandissima storia d'amore tra un uomo e un ragazzo. Molto autobiografica. Gianni Amelio è uomo di passioni e di battaglie. E per passione civile ha accettato la proposta di Marco Bellocchio di raccontare la storia di Aldo Braibanti in un film importante e classico, Il signore delle formiche (in sala da domani), che lo ha coinvolto sul piano professionale e personale e che ieri lo ha riportato, quarto italiano, in gara a Venezia dove nel 1998 vinse il Leone d'oro con Così ridevano (ilmattino.it)

La notizia riportata su altri giornali

Tutto l'orrore di un'Italia dimenticata e vicina in un film che non ci risparmia nulla: gli elettrochoc in primo piano con cui la buona famiglia tenta di curare il ragazzo, i marchettari sempre pronti a diventare violenti, le scritte sul muro (Casa del culatòn), il processo per plagio, reato da sempre brandito contro i diversi, i giudici che fanno domande offensive e l'imputato che a lungo nemmeno risponde, rifiutando di difendersi per non legittimare le accuse che gli vengono mosse. (L'Espresso)

– Al via domani, venerdì 9 settembre, la sesta edizione del Festival Internazionale della Civiltà nuragica di Orroli. Alla stessa ora sarà possibile visitare il Museo Archeologico dove si svolgerà anche la presentazione del volume degli Atti del V Festival della Civiltà Nuragica: “Contatti e scambi fra la Sardegna, l’Italia Continentale e l’Europa Nord-Occidentale nell’età del bronzo (XVIII-XI sec. (Sardegna Reporter)

Identità, dignità, umanità. Quest’anno il Festival di Venezia si sta occupando di temi che ci riguardano in maniera particolare. Temi universali, sicuramente, ma che ancora oggi hanno bisogno di essere affrontati in molteplici modi. (Lega Nerd)

Amelio prende spunto dalla storia vera di un processo che fece scalpore, alla fine degli anni Sessanta a Roma. (Il Friuli)

Anche i registi litigano…con i giornalisti. A quel punto Amelio è sbottato. (Il Fatto Quotidiano)

Presentato in concorso al Festival di Venezia e al cinema dall’8 settembre, Il signore delle formiche di Gianni Amelio ha un merito indiscusso: ricordarci la vicenda di Aldo Braibanti, l’intellettuale che nel 1968 venne condannato a nove anni di carcere – in seguito ridotti a due - con l’accusa di aver plagiato un ragazzo, Edoardo, e di averlo costretto ad avere una relazione sessuale con lui. (Wired Italia)