Ucraina, la Germania stanzia 100 miliardi per le forze armate. L'ipotesi di creare un esercito europeo prende

ilmessaggero.it ESTERI

Cosa vuol dire e qual è l'arsenale della Russia. Ucraina, la Germania stanzia 100 miliardi per le sue forze armate. Con il discorso di Scholz il governotedesco compie un passo storico che probabilmente porta la Germania davvero fuori dal cono della Seconda Guerra Mondiale.

L'ipotesi di creare un esercito europeo prende quota. Ma la Germania non potrà fare tutto da sola.

Domenica 27 Febbraio 2022, 17:22 - Ultimo aggiornamento: 17:40. (ilmessaggero.it)

Ne parlano anche altri media

Secondo il cancelliere tedesco il mondo dopo quello che è successo “non è più lo stesso di prima”. Scholz ha ribadito che, invadendo l’Ucraina, il presidente russo Vladimir Putin avrebbe iniziato a “sangue freddo” una guerra di aggressione (Livesicilia.it)

Dal modo in cui il tema verrà trattato dai leader politici si capirà se davvero la guerra di Putin ha cambiato la mentalità europea Il tema della sicurezza, non solo energetica, non potrà essere eluso dai partiti in vista delle prossime elezioni. (Tempi.it)

La timidezza e la titubanza del governo tedesco nel prendere una posizione chiara rispetto alle iniziali minacce russe di invasione dell’Ucraina, si devono far risalire a questo intreccio di fattori storici e politici, economici e commerciali. (L'HuffPost)

Sul piano pratico, Berlino si potrebbe dotare dei nuovi aerei tecnologicamente molto avanzati come gli F-35 e dei potenti droni Heron La Germania stanzia 100 miliardi per il riarmo. La Germania ha stanziato 100 miliardi di euro per le forze armate. (Money.it)

L’Eurofighter dovrà essere equipaggiato per la guerra elettronica ed altri velivoli, probabilmente gli F-35, saranno resi idonei al trasporto di armi nucleari. Per arrivare alla percentuale del 2% Berlino dovrà investire almeno 100 miliardi di euro subito per “rafforzare l’esercito tedesco”. (Contropiano)

Ed era anche più che normale che scegliessimo di accomodarci sotto la protezione militare di chi ha vinto la Seconda guerra mondiale. Per questo da oggi in poi, la battaglia giusta è quella di un’Europa federale, capace di una politica estera comune. (L'HuffPost)