Si è dimesso Weidmann, il «falco» della Bundesbank che si oppose al «whatever it takes» della Bce di Draghi - Open

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L’attuale presidente della Bce, Christine Lagarde, per salutarlo ha diramato una nota: «Rispetto la decisione di Jens Weidmann ma me ne rammarico anche immensamente

Weidmann non è un nome sconosciuto agli italiani: fu uno dei banchieri più avversi, un cosiddetto «falco», alle politiche economiche espansive che, invece, proponeva Mario Draghi nel ruolo di presidente della Bce.

Il banchiere centrale ha mandato richiesto al presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier di essere rimosso dal suo incarico il 31 dicembre 2021. (Open)

Ne parlano anche altri media

Le dimissioni accettate dal capo dello Stato tedesco Steinmeier saranno effettive dal prossimo 31 dicembre Condividi:. Jens Weidmann, presidente della Bundesbank, lascerà il suo incarico “per motivi personali”. (Sky Tg24 )

Ma non si adatta, e non solo per ragioni costituzionali, alla tradizione bancaria cui Weidmann si sente obbligato” Molti sostengono dunque che la ragione principale sia la frustrazione per la politica monetaria espansiva che la Banca centrale europea sta portando avanti da molti anni, troppi per Weidmann. (Startmag Web magazine)

Ora tocca a Weidmann: l’Europa indebitata del Recovery Plan, degli acquisti diretti dei titoli di Stato di paesi ormai dipendenti dalle banche centrali per la solvibilità, non è più la sua. In questi dieci anni, Weidmann ha interpretato con coerenza una posizione chiara: la disciplina fiscale e le riforme possono essere imposte soltanto dal bastone, mai dalla carota. (Domani)

Weidmann potrebbe essersi dimesso dalla presidenza della Bundebank per una crescente difficoltà nel conciliare le sue posizioni, spesso molto rigide a difesa dell’indipendenza della Bce dalle politiche di bilancio, con la politica monetaria della Banca centrale europea soprattutto in prospettiva nella fase post-pandemica (Il Sole 24 ORE)

Nonostante le tensioni causate dalla pandemia, siamo riusciti a portare a termine con successo la revisione della strategia come pietra miliare della politica monetaria europea. Come spesso accade, ora dipende da come questa strategia viene “vissuta” attraverso decisioni concrete di politica monetaria. (Il Sole 24 ORE)

Quella di Weidmann è una decisione inattesa che apre nuovi scenari sul futuro della politica monetaria dell’Eurozona. E proprio Weidmann nella lettera alla Buba ha ricordato come «la politica monetaria ha svolto un ruolo significativo di stabilizzazione durante questo periodo. (La Stampa)