Il Covid può accelerare i sintomi della demenza

EOS Sistemi avanzati scrl SALUTE

Le prime ricerche concordano nel ritenere questo danno cerebrale una conseguenza diretta non tanto dell’invasione del cervello da parte del virus, quanto dell’infiammazione che ne consegue

– L’impatto neurologico dell’infezione da Covid-19 sul cervello può aumentare la probabilità che una persona sviluppi una forma di demenza, ma anche accelerare i sintomi e peggiorare le condizioni della malattia. (EOS Sistemi avanzati scrl)

Ne parlano anche altri media

Anche i familiari dei pazienti hanno risentito in modo significativo degli effetti negativi del lockdown con evidenti sintomi di stress in oltre il 65% dei casi In oltre per oltre un quarto dei casi ha richiesto una modifica del trattamento farmacologico. (agenzia giornalistica opinione)

Seguirà Michele Pellegrini Calace, tesoriere di FederFarma: nel suo intervento “Il progetto delle “Farmacie amiche”: dal territorio un sostegno alle persone con demenza” racconterà contenuti e obiettivi del progetto di collaborazione tra Federazione Alzheimer Italia e la sua associazione per sensibilizzare le farmacie e renderle amiche delle persone con demenza. (Vita)

Un altro modo per aiutare ed essere accanto agli anziani, ai malati ma anche a famigliari e caregiver Anche quest’anno sosteniamo la ricerca con una donazione alla Onlus Amici di Casa Insieme e partecipiamo simbolicamente alla loro Maratona Alzheimer per la raccolta fondi. (MeteoWeb)

Viene tipicamente definito il consumo moderato di alcol come 1-14 unità di alcol a settimana per le donne e 1-21 unità a settimana per gli uomini. Infine, l’intossicazione può aumentare il rischio di lesioni alla testa, esse stesse contribuenti ai sintomi cognitivi e alla demenza. (Corriere Quotidiano)

La Federazione Alzheimer Italia aderisce dunque all'appello lanciato da Alzheimer's Disease International perché venga finanziata con urgenza la ricerca per valutare l'impatto a lungo termine dell'infezione SARS-CoV-2 sulle persone con demenza. (AGI - Agenzia Italia)

La ricerca danese non determina l’incidenza del rumore come fattore certo ma riesce a porre l’attenzione verso i possibili fattori di rischio come quelli ambientali Mentre per quanto riguarda la demenza vascolare secondo gli studiosi danesi esisterebbe una responsabilità solo del traffico stradale. (SaluteBuongiorno)