“No al green pass, blocchiamo tutto”: i portuali di Trieste non mollano

Il Primato Nazionale INTERNO

Quindi tamponi rapidi e gratuiti per i lavoratori del porto di Trieste senza green pass, si possono fare, per evitare problemi.

Intanto anche a Genova i portuali no green pass minacciano di bloccare tutto venerdì

Il punto è che i portuali di Trieste (il cui 40% non è vaccinato) chiedono che sia rimosso l’obbligo del green pass, altrimenti bloccheranno le operazioni.

Portuali di Trieste: “No al green pass, il 15 ottobre blocchiamo le operazioni”. (Il Primato Nazionale)

La notizia riportata su altre testate

L’entrata in vigore dell’obbligo di Green Pass su luogo di lavoro (leggi l’articolo) sarà un cambiamento enorme, che andrà a incidere direttamente sulla vita di 23 milioni di italiani. Non va meglio neanche tra i metalmeccanici dove, soltanto guardando al caso dell’ex Ilva di Taranto, su 8.200 dipendenti ben 1.600 non hanno ancora il Green Pass. (LA NOTIZIA)

“L’unica apertura che possono avere nei nostri confronti è togliere il Green pass. Il Comitato dei lavoratori del porto di Trieste bloccherà le attività se l’obbligo del Green Pass al lavoro non verrà meno. (Velvet Mag)

Le posizioni dei lavoratori, le parole del Presidente, le dichiarazioni dei politici e le conseguenze economiche: ecco la questione blocco del Porto di Trieste e Green Pass spiegata bene. Il blocco andrà avanti per il tempo necessario per cancellare il green pass». (Il Piccolo)

Una autentica lezione di sindacalismo, quello vero, quello che difende in modo autentico i lavoratori, organizza lotte, pianifica una azione di resistenza e di contrattacco di fronte ai diktat governativi, tanto che giustamente Puzzer etichetta come ‘criminale’ l’attuale green pass ammazzalavoro (La Voce Delle Voci)

Mercoledì 13 ottobre 2021 - 16:01. Porto Trieste, D’Agostino: pronto a dare dimissioni. "Blocco ad oltranza mi delegittima". CONDIVIDI SU:. . . . . . . . . . . Trieste, 13 ott. Se il blocco sarà ad oltranza, e non solo venerdì, mi mancherà quella legittimazione che ritengo fondamentale per poter lavorare bene, non andrò che a sancire con una firma quello che decideranno loro”. (askanews)

Ma i portuali triestini non hanno intenzione di indietreggiare, anzi rilanciano, parlando del coinvolgimento nelle proteste di altri scali. Trieste è il fronte più caldo della protesta, ma non si esclude che questa possa allargarsi in altri scali portuali. (Il Piccolo)