Momenti di tensione alla Sapienza, prosegue l'occupazione: «La rettrice Polimeni censura le iniziative sulla Palestina»

Corriere Roma INTERNO

Momenti di tensione tra studenti e forze di polizia all'università La Sapienza di Roma. I problemi si sono verificati quando un gruppo di giovani ha tentato di entrare nell'edificio del Rettorato, dove è in corso l'assembleadei Collettivi che ieri sera hanno occupato la struttura. Tra i manifestanti e gli agenti c'è stato qualche spintone, con i giovani che hanno urlato: «Vergogna! Vergogna!», intonando cori contro Israele, le forze di polizia e la rettrice Antonella Polimeni (Corriere Roma)

Se ne è parlato anche su altre testate

E’ quanto emerge da una ricerca, condotta in esclusiva per Adnkronos da Vis Factor, società leader a livello nazionale nel posizionamento strategico, attraverso Human, la propria esclusiva piattaforma di web e social listening sviluppata a partire dal 2018 con algoritmo a base semantica italiana. (Adnkronos)

Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno 1174, presentato da Stefano Mai (Lega Liguria-Salvini) e sottoscritto da altri gruppi, per "esprimere piena solidarietà al Rettore Federico Delfino per la grave aggressione ricevuta e condannare fermamente e incondizionatamente questa e ogni aggressione fisica e verbale, volta a intimidire e impedire il democratico confronto di idee e opinioni diverse". (SavonaNews.it)

Suo zio insegna Italiano all’Università di Gerusalemme. «Sono persone come lui che lavorano per la pace, non chi taglia i rapporti con gli atenei e i centri di ricerca» dice Giulia, studentessa di Psicologia del lavoro all’Università di Torino. (La Stampa)

Ieri a Genova il tentativo di dialogo tra alcuni studenti e il rettore Federico Delfino è naufragato in un muro contro muro, con rifiuto da parte del responsabile di inserire il tema all’ordine del giorno del senato accademico e un incontro improvvisato e liquidato in pochi minuti nel Rettorato tra Delfino e alcuni studenti. (Il Fatto Quotidiano)

È quanto annunciato nel corso di un'assemblea nazionale telematica che si è svolta oggi pomeriggio tra un centinaio di studenti, professori, ricercatori, dottorandi e personale tecnico amministrativo firmatari dell'appello per il ritiro del bando Maeci Italia - Israele (Il Messaggero Veneto)

I ricercatori stoppano il Maeci: “No all’uso della scienza in guerra” ROMA – Sono passati quasi 80 anni dai bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki, che mostrarono al mondo l’inquietante sviluppo della fisica nucleare. (Dire)