La nemesi giudiziaria dei grillini senza capi

QUOTIDIANO NAZIONALE INTERNO

In politica come nella vita natura abhorret a vacuo, e quando c’è un vuoto prima o poi qualcuno lo riempie

Lo stop del Tribunale di Cagliari non ne faciliterà l’ascesa, e non è detto che l’opinione pubblica continui a essere così indulgente nell’attesa dell'eterno Godot.

Il punto è adesso capire che cosa ne sarà della leadership di Giuseppe Conte, da mesi data per in procinto di cominciare e di fatto mai iniziata. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

La notizia riportata su altri media

Tutto nasce dal ricorso presentato dalla consigliera regionale della Sardegna, Carla Cuccu, espulsa dai Cinquestelle su impulso del reggente, Vito Crimi. Nell’attesa di capire quello che farà con il Movimento, gli faccio il mio in bocca al lupo” (LaPresse)

Secondo quanto apprende l'Adnkronos, alcuni dei parlamentari espulsi per non aver votato la fiducia al governo Draghi stanno valutando, in queste ore, la possibilità di chiedere i danni a Crimi. (Adnkronos)

Ora i sostenitori dell'ex premier sperano di arrivare in tutte le città italiane A fianco la scritta "A Giuseppe Conte, persona credibile che ha operato per il bene comune, il nostro grazie!". (Today.it)

A chi non ha voluto e non vuole fare presto una riflessione seria sugli errori che ci hanno portato fin qui. Vincenzo Spadafora, che succede con la sentenza del tribunale di Cagliari che dà ragione a Casaleggio? (L'HuffPost)

In secondo luogo, il nascituro Partito di Conte impone al vecchio movimento una sorta di trasformazione antropologica Oggi è Giuseppe Conte a tentare un’OPA per ricostruire il consenso perduto o a mettere comunque in salvo il Movimento. (Il Riformista)

«Ora – aggiungono i legali – confidiamo che il M5s proceda alla nomina del nuovo legale rappresentante e che questi prenda atto della illegittimità dell’espulsione di Cuccu, come già riconosciuto in via cautelare dal tribunale di Cagliari» Allo stato quindi Demurtas, essendo l’unico rappresentante legale del Movimento, è depositario dei poteri assegnati al capo politico del Movimento sino alla nomina di un nuovo organo rappresentativo da parte degli iscritti al Movimento. (Open)