Patente d'immunità, ecco il primo test tutto “Made in Italy”

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e ottenere una sorta di “patente di immunità”.

In Italia potranno essere processati circa 500.000 campioni al giorno.

Il risultato arriva in un’ora.

Entro due settimane è attesa la certificazione Ce, poi potranno partire i test sulla popolazione (con un costo inferiore a 5 euro ciascuno).

Stampa. E’ praticamente pronto il primo test, interamente “Made in Italy”, per verificare chi ha sviluppato gli anticorpi al Covid-19. (Salernonotizie.it)

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La gestione del processo diagnostico sarà interamente automatizzata, consentendo ai laboratori di processare fino a 170 campioni di sieri di pazienti ogni ora, con un livello minimo di intervento richiesto agli operatori del laboratorio. (Yahoo Finanza)

Chimica, farmaceutica, cliniche, servizi alla persona: la paura fa aprire il portafoglio più del desiderio, di solito. La prima: al di là del caso DiaSorin, la folle medicalizzazione della nostra società prossima ventura è già una risposta alla domanda su quali azioni analizzare in Borsa in questo periodo di grande volatilità. (Indiscreto)

Riproduzione riservata Questi i dati aggiornati al 2 aprile scorso diffusi ora dalla Regione. (LA NAZIONE)

Il test è velocissimo, i risultati sono disponibili dopo un’ora con la possibilità, quindi, di effettuare almeno 500mila esami al giorno. Con questo test sierologico si chiarirà se le 22.837 persone guarite hanno sviluppato gli anticorpi, e quindi la patente d’immunità. (Giustizia News24)

al pronunciamento del Ministero della Salute secondo cui i test rapidi basati sull’identificazione di anticorpi IgM e IgG non sono utilizzabili per la diagnosi del coronavirus covid19, l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, commenta: "Prendiamo atto delle valutazioni ministeriali, che peraltro confermano la linea prudenziale seguita dall’Unità di crisi della Regione Piemonte, secondo cui, alla luce della sperimentazione compiuta in due residenze sanitarie piemontesi, in base alle prime analisi del professor Dianziani ed in perfetta rispondenza agli studi pubblicati in materia dall'Ospedale Amedeo di Savoia, l’utilizzo dei test ai fini diagnostici era già stato escluso, ritenendolo valido solo per eseguire in tempi molto rapidi una campionatura allargata e di massima, subordinata a specifiche validazioni dei casi dubbi attraverso il tampone. (Ossola24)