Eredità Agnelli, il Riesame boccia la richiesta di dissequestro: i documenti resteranno ai pm

La Stampa INTERNO

Computer, telefonini e documenti sequestrati nell’ambito dell’inchiesta sull’eredità di Marella Caracciolo Agnelli resteranno in mano alla procura per ulteriori accertamenti. Lo hanno disposto i giudici del Riesame respingendo l’istanza di dissequestro inoltrata dai legali di John, Lapo, Ginevra Elkann e del commercialista Gianluca Ferrero. «Siamo naturalmente delusi dalla decisione del Tribunale e rimaniamo convinti della solidità degli argomenti giuridici che abbiamo sostenuto», dichiarano gli avvocati dei fratelli Elkann, i legali Paolo Siniscalchi, Federico Cecconi e Carlo Re. (La Stampa)

Ne parlano anche altri media

Tengono, questa volta, i sequestri della procura per l’inchiesta sull’eredità Agnelli. “Siamo naturalmente delusi dalla dec… (La Repubblica)

Restano sotto sequestro documenti, computer e telefoni presi in consegna dalla guardia di finanza nell’inchiesta che ruota intorno all’eredità di Marella Caracciolo, vedova dell’Avvocato Gianni Agnelli. (Torino Cronaca)

Smentendo le previsioni dei diretti interessati (anticipate da Libero questa settimana), il tribunale del riesame di Torino ha deciso ieri di imprimere un’accelerazione, depositando prima del tempo l’ordinanza sul ricorso presentato dagli avvocati di John, Lapo e Ginevra Elkann, indagati per truffa ai danni dello Stato da parte della Procura del capoluogo torinese. (Liberoquotidiano.it)

Il tribunale del riesame ha confermato il provvedimento emesso dai pubblici ministeri lo scorso 6 marzo. Resta sotto sequestro il materiale preso in consegna dalla guardia di finanza su indicazione della procura di Torino nell’inchiesta che ruota intorno all’eredità di Gianni Agnelli. (Il Sole 24 ORE)

E’ tra le personalità più influenti nel mondo delle quattro ruote, John Elkann è il rampollo della famiglia Agnelli. Il suo patrimonio è da capogiro. (Motomondiale.it)

Secondo quanto riportato da La Verità, la decisione permette ai pubblici ministeri di Torino di utilizzare per le loro indagini tutto il materiale sequestrato il 8 febbraio scorso (ilBianconero)