Europa centrifuga di fronte alla guerra

Il Sole 24 ORE ESTERI

Dopo due giorni di discussione, giovedì e venerdì scorso, il Consiglio europeo (dei capi dei 27 governi nazionali) si è concluso con 45 raccomandazioni quasi-esclusivamente focalizzate sulla guerra. C’è la consapevolezza, nelle leadership europee, che siamo entrati in un mondo pericoloso, instabile, minaccioso. La Russia di Putin è stata ed è la fonte principale del cambiamento in corso, ma non è l’unico Paese che contribuisce al disordine. (Il Sole 24 ORE)

Su altri giornali

Nonostante le promesse e le dichiarazioni d’intenti, l’Unione europea non è riuscita ad avviare un processo di riforma dei Trattati che permetta di superare, ad esempio, la complicata questione del potere di veto in sede di Consiglio Ue. (Il Fatto Quotidiano)

BRUXELLES. Ma tra i leader Ue sento che c’è un supporto molto forte e c’è un sentimento d’urgenza circa la necessità di acquistare maggiori dotazioni militari e di usare tutti gli strumenti disponibili». (La Stampa)

Colpita una delle due linee elettriche che alimentano la centrale nucleare ucraina di Zaporizhia, in mano alle forze russe, poi ripristinata. Massicci attacchi notturni con missili terrestri, marittimi e aerei, fanno almeno cinque morti e lasciano gran parte del paese al buio. (L'HuffPost)

Su quest’ultima, in particolare, i leader Ue hanno raggiunto un accordo sull’utilizzo degli extraprofitti derivati dagli asset russi sanzionati e immobilizzati. A parlare è la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, al termine del vertice che ieri e oggi ha riunito a Bruxelles i 27 capi di Stato e di governo di Paesi Ue. (Open)

Il Consiglio europeo di giovedì 21 marzo fa proprie le preoccupazioni circolanti tra gli esperti sulla situazione e sulle prospettive dell’evoluzione del conflitto russo-ucraino. Viene confermata la linea che abbiamo suggerito in queste settimane e viene smentita in modo clamoroso la narrazione che, per esempio, Antonio Tajani ha dato agli italiani, a partire dalle indicazioni di Emmanuel Macron sulla ipotesi di una partecipazione francese ed europea alla difesa di Kiev. (Italia Oggi)

Nel Consiglio europeo concluso ieri, il penultimo prima dell’appuntamento elettorale di giugno – l’ultimo si terrà il 17 e 18 aprile e tratterà soprattutto di economia – i capi di Stato e di governo hanno lavorato su un’agenda molto fitta, quasi per intero dedicata alla politica estera, con in primo piano le due guerre alla frontiera dell’Ue. (Il Manifesto)