Pensionati ma al lavoro: storie di chi a Suviana ci ha rimesso la vita

il manifesto INTERNO

Si chiamava Mario Pisani e aveva 73 anni. È lui la vittima più anziana dell’esplosione che martedì ha colpito la centrale idroelettrica di Bargi, nell’appennino bolognese. Viveva a San Marzano di San Giuseppe, piccolo borgo in provincia di Taranto. Gran parte della sua carriera si era svolta in Enel, la stessa che controlla l’impianto del lago di Suviana. Martedì era sul posto inquadrato come consulente, e non più da dipendente. (il manifesto)

Se ne è parlato anche su altre testate

Stavano lavorando quand’è avvenuto il disastro. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Come se non bastasse la tragedia di aver perso il marito e il padre dei suoi figli, adesso Laura, moglie di Pavel Petronel Tanase, il 45enne di Settimo Torinese morto nell’esplosione all’interno della centrale idroelettrica di Bargi, deve affrontare il problema del blocco del conto in banca. (Corriere della Sera)

Sono nomi e volti dei quattro dispersi dopo l'esplosione alla centrale nel bacino di Suviana. (leggo.it)

Giuseppe Petrone, 49 anni, è il responsabile nazionale del servizio sommozzatori dei Vigili del fuoco e coordina tutte le squadre di sommozzatori che stanno operando nelle ricerche dei dispersi ancora intrappolati nella centrale idroelettrica di Bargi. (Corriere della Sera)

Il 36enne originario di Sinagra, comune di circa 2mila anime nel messinese, era emigrato circa un anno fa per lavoro, ed è rimasto intrappolato nell'esplosione della centrale idroelettrica di Bargi. Vincenzo Franchina è una delle vittime della strage di Suviana (Il Giornale d'Italia)

La procura di Bologna ha aperto un fascicolo per disastro e omicidio colposi in merito alla strage di Suviana. Questi i reati ipotizzati dai pm in merito all'esplosione della centrale idroelettrica, dove hanno perso la vita tre operai e dove ancora si cercano quattro dispersi. (Il Giornale d'Italia)