Tragedia alla centrale idroelettrica di Bargi: la ricerca dei dispersi e le responsabilità

La centrale idroelettrica di Suviana è al centro di un disastro imprevisto. Quattro operai sono ancora dispersi tra i piani otto e nove, intrappolati tra macerie e acqua. Mentre le ricerche continuano, emergono interrogativi sulle cause di un disastro che forse avrebbe potuto essere evitato.

Le segnalazioni ignorate

Due anni fa, i sindacalisti della Uil avevano segnalato problemi di sicurezza all'interno dell'impianto. Il segretario Pier Paolo Bombardieri ha dichiarato che il sindacato "si attiverà per fornire alla magistratura tutte le informazioni e la documentazione del caso".

Ricerche difficili e paragoni con la Concordia

Le operazioni di ricerca sono complicate. Giuseppe Petrone, responsabile nazionale del servizio sommozzatori dei Vigili del Fuoco, ha paragonato la situazione a quella seguita al disastro della Costa Concordia. Ha spiegato che non c'è visibilità e che "per fare due metri ci vogliono 20 minuti", mentre il livello dell'acqua continua a salire.

Enel in cerca dei responsabili

Dopo la tragedia, l'attenzione si è spostata sulla ricerca delle responsabilità. Salvatore Bernabei, amministratore delegato di Enel Green Power, è tra i primi ad arrivare sul luogo della tragedia. Ora, è anche il momento di fare i nomi delle grandi aziende impegnate nei lavori di manutenzione della centrale.

Il contraccolpo in borsa

La tragedia ha avuto un impatto significativo anche in borsa. Il titolo Enel ha perso il 2,2% a 5,7 euro. L'home page di Enel Green Power è listata a lutto, mentre dal top management della capogruppo arrivano parole di cordoglio e di ringraziamento per i soccorritori.

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