Saluto romano, Calenda: problema culturale, ripartire dalle scuole

Il Sole 24 ORE INTERNO

Saluto romano, Calenda: problema culturale, ripartire dalle scuole 19 gennaio 2024 Bologna, 19 gen. -"Tanti italiani pensano che il fascismo in fondo ha fatto anche cose buone". Ecco perché c'è un "problema culturale" che va affrontato "attraverso una battaglia culturale" a partire "dalle scuole". Lo ha detto il leader di Azione, Carlo Calenda, commentando la decisione della Cassazione di non considerare reato il saluto fascista nella sua espressione commemorativa. (Il Sole 24 ORE)

La notizia riportata su altre testate

Avvocato Di Tullio, si presenti ai lettori. Roma, 19 gen – Il saluto romano secondo l’opinione tecnica del legale Domenico Di Tullio, per molti – se non per tutti – “l’avvocato di Casapound” viste le difese legali del movimento che, nella carriera del professionista in questione, durano ormai da vent’anni. (Il Primato Nazionale)

Per le Sezioni unite della Corte di Cassazione, il saluto romano acquista rilevanza penale solo se, avuto riguardo a tutte le circostanze del caso, sia idoneo ad integrare il concreto pericolo di riorganizzazione del disciolto partito fascista. (Altalex)

Sceverando i riti di un passato esecrabile - ormai divenuti irrilevanti perché isolati dalla coscienza collettiva e condannati dalla storia - dai pericoli concreti che nascono da un uso subdolo dei simboli per ricreare consenso ai metodi di azione ed alla ideologia prevaricatrice di formazioni politiche nemiche delle libertà e del pluralismo. (Questione Giustizia)

La Cassazione mette la parola fine sulla questione controversa, se la condotta tenuta nel corso di una pubblica manifestazione consistente nella risposta alla "chiamata del presente" e nel c.d. "saluto romano", rituale evocativo della gestualità propria del disciolto partito fascista, sia sussumibile nella fattispecie incriminatrice di cui all'art. (Studio Cataldi)

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Dopo le recenti commemorazioni di Acca Larentia del 7 gennaio scorso che si sono concluse con il saluto fascista di numerosi manifestanti schierati in formazione militare, è nuovamente tornato alla ribalta nelle cronache nazionali il problema della delimitazione del reato di apologia del fascismo, anche alla luce della XII disposizione transitoria e finale della Costituzione in base alla quale è vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partita fascista. (Diritto.it - Il portale giuridico online per i professionisti)