Protesta Gilet Arancioni a Milano, in centinaia assembrati in piazza Duomo e senza mascherine
Protesta Gilet Arancioni a Milano, in centinaia assembrati in piazza Duomo e senza mascherine. EMBED. . . (Agenzia Vista) Milano, 30 maggio 2020 Protesta Gilet Arancioni a Milano, in centinaia assembrati in piazza Duomo e senza mascherine In centinaia assembrati in piazza Duomo e senza mascherine per la protesta dei gilet arancioni.
Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev
Ne parlano anche altri giornali
Decine i denunciati. Ultimo aggiornamento: Sabato 30 Maggio 2020, 21:38. . «Io denunciato? Gilet Arancioni, migliaia di persone in strada. (Leggo.it)
Basta con le menzogne e le falsità, avete terrorizzato il popolo italiano, lo avete annichilito". A Bari alcune centinaia di persone hanno urlato più volte "Libertà! (La Repubblica)
Chi sono i gilet arancioni? Poco importa che le proposte dei gilet arancioni siano molto più stataliste e populiste di quelle del governo attuale o di quello eventuale Salvini-Meloni, dal punto di vista del marketing politico interessa soltanto intercettare la rabbia cieca, per quanto giustificata. (Indiscreto)
Tra le altre cose, i gilet arancioni, dell'ex generale Pappalardo, chiedono «il ritorno alla lira italica». Gilet arancioni, il movimento di protesta fondato dall'ex generale Antonio Pappalardo ha manifestato in diverse città italiane, da Milano a Roma, per protestare contro il governo. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Published on May 31, 2020. "E' pazzesco, la pandemia non esiste". A Bari alcune centinaia di persone hanno urlato più volte "Libertà! (La Repubblica)
«Partiamo dal popolo per chiedere la fine del Governo Conte, l’elezione di un nuovo Parlamento e di un nuovo capo dello Stato, e per porre fine alla dittatura sanitaria in atto. – Qualche centinaio di persone si sono radunate in Piazza Duomo, a Milano, per una manifestazione dei ‘gilet arancioni‘, un movimento di protesta – guidato dall’ex generale dei carabinieri Antonio Pappalardo – che chiede, tra l’altro, la fine del governo Conte, il ritorno alla ‘lira italica’ e un ‘governo votato dal popolo’. (Firenze Post)
