Dopo Dahl e Fleming, anche i gialli di Agatha Christie vengono riscritti

Dopo le polemiche innescatesi dopo la “riscrittura” di alcuni racconti di Roald Dahl e di diversi romanzi di Ian Fleming, anche alcuni passaggi delle opere di Agatha Christie finiscono sotto la tagliola dei sensitivity readers. E tra i libri rivisitatati della regina dei gialli prima della pubblicazione delle nuove edizioni da parte della casa editrice HarperCollins, spiccano alcuni titoli con protagonisti i celebri investigatori Hercule Poirot e Miss Marple, come Assassinio sul Nilo e The Mysterious Affair at Styles. (Open)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Piange lo spettro di James Brown: da fiera rivendicazione il suo Say It Loud I’m Black I’m Proud è diventato sanguinoso insulto e presto toccherà sbianchettare le foto degli anni ’60 per impedire che il ruggente «Black is Beautiful» ferisca la sensibilità dei nuovi censori, razzisti travestiti. (Il Manifesto)

Anche i romanzi di Agatha Christie finiscono sotto la lente del revisionismo. (Sky Tg24 )

Ma chi sono queste nuove figure professionali nel mondo editoriale? Si tratta di editor che non correggono soltanto i refusi presenti nel testo, ma sono incaricati di identificare e segnalare quei passi, frasi, o interi dialoghi che possano contenere espressioni ritenute offensive nei confronti di minorità etniche, linguistiche o culturali. (Il Digitale)

«È nei luoghi netti, candidi, ordinati, puliti, che il delitto può scatenarsi: non c’è fango per trattenere le orme», disse Padre Brown. Un bravo investigatore lo sa, non c’è criminale più pericoloso di quello che lascia il luogo del delitto perfettamente pulito. (Tempi.it)

In occasione dell’ultima riedizione delle avventure di Hercule Poirot e di Miss Marple, la casa editrice HarperCollins ha scelto di modificare alcuni passaggi al fine di eliminare espressioni potenzialmente offensive e razziste – soprattutto per ciò che riguarda i personaggi che i due detective incontrano al di fuori del Regno Unito. (greenMe.it)

Anche Agatha Christie non supera l’esame del politicamente corretto. Poche settimane dopo le polemiche sulle revisioni linguistiche e le correzioni nei libri di Roald Dahl e di Ian Fleming in nome di una nuova sensibilità comune, una nuova se ne apre sui romanzi della regina del giallo. (Corriere della Sera)