Petrolio ai minimi da 9 mesi. Cosa sta succedendo

Wall Street Italia ECONOMIA

I prezzi del petrolio si sono stabilizzati lunedì, rimbalzando dopo essere scesi ai livelli più bassi degli ultimi nove mesi, dopo che sono emersi dubbi sulla possibilità che l’Ue imponga un tetto massimo al prezzo del petrolio russo, a causa dei timori di recessione e di un dollaro sempre più forte. I future sul greggio statunitense sono saliti dell’1,60% a 80 dollari al barile, mentre il contratto Brent è salito dello 1,36% a 86,19 dollari. (Wall Street Italia)

Ne parlano anche altre fonti

I prezzi del petrolio scendono senza sosta da quattro settimane. La domanda si contrae sotto la pressione di un dollaro fortissimo e in un contesto in cui le banche centrali mondiali intendono proseguire la stretta monetaria, a costo di spingere l'economia in recessione. (Money.it)

Il prezzo del petrolio greggio WTI si ritrova in territorio fortemente ribassista e rimarrà probabilmente intorno agli 80 dollari al barile o persino sotto questo valore per il resto del mese. Intanto, oggi al momento della scrittura, il petrolio greggio WTI viene scambiato a 78,67 dollari al barile, mentre il gas naturale segna 6,8575 dollari. (FX Empire Italy)

Prezzi del petrolio in forte calo oggi con il WTI che allunga sotto gli 80$ toccando un minimo a 78,44 $ al barile, in calo del 6% circa e sui minimi dal 10 gennaio. Il saldo da inizio anno si è ridotto a +4,7% con un tonfo del 36% rispetto ai picchi a 123,7$ toccati l’8 marzo. (Finanza.com)

In avvio di settimana il greggio del Texas perde l'1,21% rispetto alle quotazioni di venerdì e passa di mano a 77,80 dollari al barile, ai minimi intraday da gennaio; il Brent cede l'1,18% a 85,13 dollari al barile . (Tiscali Notizie)

Ad alimentare le vendite sono i timori sulle ricadute sulla domanda delle mosse aggressive sui tassi da parte della Fed. Inoltre pesa il forte rafforzamento del dollaro Usa. (Borse.it)

Ad alimentare le vendite sono i timori sulle ricadute sulla domanda delle mosse aggressive sui tassi da parte della Fed. Inoltre pesa il forte rafforzamento del dollaro Usa. (Finanzaonline.com)