Michael Collins, chi era l'astronauta della missione Apollo 11

Entrò nella Nasa nel 1963 e partecipò al programma Gemini: volò infatti per tre giorni nel luglio 1966 con Gemini 10 insieme a John Young, che fu il primo astronauta dello Shuttle oltre che sulla Luna con Apollo 16.

Nel 1970 lasciò la Nasa, lavorò per il governo nel Dipartimento di Stato, fino al 1978 fu il direttore del Museo nazionale dell’aviazione e dello spazio, poi lavorò allo Smithsonian

Detiene però un record: è stato il primo in assoluto a compiere due passeggiate nello spazio nel volo con Gemini 10. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altre testate

Collins non è mai arrivato in superficie ed è stato spesso chiamato "l'astronauta dimenticato". Così lo ricorda un collega, l'astronauta dell'Esa, il francese Michel Tognini: "Penso che si fosse preoccupato un po' perché non era sicuro che i due ragazzi sulla luna potessero tornare con successo sull'Apollo 11. (Euronews Italiano)

Il dono deve aver suscitato enormemente l’attenzione di Collins che non manca di ringraziare per il gentile gesto e promette di venire in visita a Moncalvo Tra le loro tanto amate stelle si saranno, finalmente, incontrati l’astronauta Michael Collins e il ristoratore moncalvese Eugenio Quirino. (La Nuova Provincia - Asti)

Dei tre astronauti della missione Apollo 11 destinata alla Luna, pare che Collins fosse di gran lunga il pilota più capace L’amministratore della NASA Steve Jurczyk ha ricordato così Collins: “Oggi la nazione ha perso un vero pioniere e sostenitore per tutta la vita dell’esplorazione nell’astronauta Michael Collins (FormulaPassion.it)

Il maliano che veste la maglia dei lusitani dal 2017 ed in questi anni ha disputato 188 partite, realizzando 72 gol e fornendo 27 assist decisivi per i compagni, non rinnoverà il suo contratto in scadenza il prossimo 30 giugno. (CIP)

Dei tre astronauti della missione Apollo 11 destinata alla Luna, pare che Collins fosse di gran lunga il pilota più capace. Collins era nato a Roma, novant’anni fa, in via Tevere 16, dove una targa ancora lo ricorda con una bugia: «Primo uomo sulla Luna». (Corriere della Sera)

“La cosa che ricordo di più”, raccontava, “è l'immagine della Terra vista da lontano, piccola, molto luminosa, blu e bianca. “Mike ha sempre affrontato le sfide della vita con grazia e umiltà, e ha affrontato allo stesso modo quest’ultima sfida”. (Media Inaf)