Analisi Tecnica: EUR/USD dell'11/02/2020

Teleborsa ECONOMIA

Le attese sono per un prolungamento della linea negativa verso nuovi minimi a 1,0855.

Analizzando lo scenario dell'Euro nei confronti della divisa Statunitense si evidenzia un ampliamento della fase ribassista al test del supporto 1,0886.

Le indicazioni non costituiscono invito al trading.

(A cura dell'Ufficio Studi Teleborsa)

(Teleborsa) - Chiusura dell'11 febbraio. Andamento piatto per il cross Euro / Dollaro USA, che propone sul finale un -0,14%. (Teleborsa)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Eliminare questo livello potrebbe innescare un passaggio al fondo principale del 1° ottobre 2019 a 1,0879. Un trade through a 1,0891 annullerà il fondo dell’inversione del prezzo di chiusura e segnalerà una ripresa della tendenza al ribasso. (Yahoo Finanza)

Fonte: Bloomberg. Dal punto di vista grafico, i corsi sono riusciti a rallentare la loro discesa, iniziata a gennaio 2020 e accelerata con la violazione della linea di tendenza che unisce i lows dell’1 ottobre a quelli del 14 novembre 2019. (Money.it)

Nonostante i primi guadagni, l’Euro rimane debole con gli investitori preoccupati per l’impatto del coronavirus sull’economia mondiale, insieme all’incertezza politica in Germania. Inoltre, la presidente della BCE Christine Lagarde parlerà più avanti nella sessione di negoziazione, mentre il presidente della Federal Reserve americana Jerome Powell consegnerà una testimonianza semestrale al Congresso. (FX Empire Italy)

giornaliero. Analisi tecnica giornaliera. La tendenza principale è in calo in base alla tabella dello swing giornaliero. Un trade through a 1,0926 cambierà la tendenza principale verso l’alto. (Yahoo Finanza)

Il cambio Euro/Dollaro USA ha aperto a quota 1,0919, evidenziando un timido -0,12% rispetto alla chiusura precedente, mentre l'Euro/Yen vale 119,993, dopo aver iniziato gli scambi a 119,886. (A cura dell'Ufficio Studi Teleborsa) (Teleborsa)

Di sicuro Donald Trump non potrà essere particolarmente felice di avere un dollaro eccessivamente forte, perché significherebbe frenare le esportazioni statunitensi, rallentando di conseguenza l’intera economia. (tviweb)