Torino: 83enne cieco torna a vedere dopo autotrapianto di cornea, è il primo caso al mondo

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Torino: 83enne cieco torna a vedere dopo autotrapianto di cornea, è il primo caso al mondo; i dettagli Paziente torna a vedere grazie ad un autotrapianto, prima volta al mondo Un uomo totalmente cieco ha recuperato parzialmente la vista grazie all'(cornea, una parte di sclera e la congiuntiva) da uno dei suoi occhi.L'intervento è stato effettuato ad unpresso l'ospedale Molinette di Torino e' si tratta del primo caso al mondo. (iLMeteo.it)

Ne parlano anche altri media

Da due occhi non vedenti è stato possibile ricostruire un occhio vedente, con un autotrapianto di cornea allargato a sclera e congiuntiva. (OssolaNews.it)

Dopo dieci anni trascorsi da completo non vedente, la lista delle cose da fare una volta riacquistata la vista è lunga. A me piaceva fare l’orticello, ne avevo uno un tempo...”. (L'HuffPost)

– Proveniva dalla Banca della Cornee di Lucca, diretta dal dottor Claudio Giannarini, una cornea utilizzata nei giorni scorsi all’ospedale Molinette di Torino per un intervento unico al mondo: l’autotrapianto dell'intera superficie oculare da uno degli occhi in un paziente di 83 anni. (LA NAZIONE)

È successo all’ospedale Molinette di Torino dove un 83enne è stato sottoposto all’autotrapianto dell'intera superficie oculare (cornea, una parte di sclera e la congiuntiva) da uno dei suoi occhi. L'anziano aveva perso prima la vista dall'occhio sinistro – per una cecità retinica irreversibile – e poi, negli ultimi 10 anni, era divenuto cieco dall'occhio destro per una patologia rara. (L'Unione Sarda.it)

Eccezionale intervento chirurgico all'ospedale Molinette di Torino. "Quando mi sono risvegliato e ho iniziato a vedere i contorni delle mie dita - racconta l'anziano - è stato come nascere di nuovo" (AGI - Agenzia Italia)

Di Simona De Ciero TORINO — «Continuavano a chiedermi come mi sentissi eppure non riuscivo a proferire parola: era troppa l’emozione quando, aperti gli occhi, mi è arrivato addosso un fascio di luce. Ho iniziato a vedere il contorno delle mie mani e le ombre dei medici e degli infermieri che mi stavano svegliando dall’anestesia. (Corriere della Sera)