Fine del servizio di tutela luce-gas, i partiti di maggioranza chiedono il rinvio

Qualenergia.it ECONOMIA

Si punta al mercato libero nel 2021-2022.

Diversi anche i termini fissati dalle due iniziative per l’approvazione, da parte del MiSE, del decreto con le modalità per l’ingresso nel mercato libero: 90 giorni dall’entrata in vigore della legge di Bilancio nel testo M5S, 60 giorni invece nel testo del Pd.

Presentati due subemendamenti da M5S e Pd al ddl Bilancio.

Si parla sempre di rinviare lo stop definitivo al servizio di tutela, ora previsto al primo luglio 2020, ma con qualche differenza sui tempi tra le due proposte e anche rispetto alle indicazioni emerse finora. (Qualenergia.it)

Ne parlano anche altre testate

Secondo gli esperti “Il ritardo nella liberalizzazione era ormai atteso (tempistica effettivamente troppo stretta in assenza di tutte le norme necessarie). Per il settore elettrico, infatti, i dati dell'Autorità indicano che il 56% dei clienti domestici e il 43% dei non domestici erano ancora in regime di tutela nel 2018. (Yahoo Finanza)

CODACONS: PROROGA INDISPENSABILE, SERVE PIU’ TEMPO. “La proroga del passaggio obbligato al mercato libero è assolutamente indispensabile – afferma il presidente Carlo Rienzi – Gli utenti e le stesse società dell’energia sono impreparati a questo cambiamento e serve più tempo, perché la fine del mercato tutelato rischia di tradursi in un massacro per le tasche dei consumatori: serve garantire massima trasparenza su offerte e tariffe allo scopo di bloccare le speculazioni, e il nostro timore è che l’operazione determinerà una situazione di caos e un pesante incremento delle bollette di luce e gas, come già avvenuto in passato in occasione dell’avvento del mercato libero”. (Il Tabloid)

Le richieste delle Associazioni di consumatori sul passaggio da mercato tutelato a mercato libero. Le Associazioni dei consumatori (Adiconsum, Ass. (Investire Oggi)

Per il settore elettrico, infatti, i dati dell’Autorità indicano che il 56% dei clienti domestici e il 43% dei non domestici erano ancora in regime di tutela nel 2018. “I numeri sono lontani da quanto aveva ipotizzato il legislatore – afferma il presidente di ARERA, Stefano Besseghini – e la quota di clienti fermi sul mercato tutelato è tutt’altro che residuale. (Consumerismo)

Anche nel gas naturale, nello stesso anno, il servizio di tutela ha costituito la modalità di fornitura per il 50% dei clienti domestici e per il 43% dei condomini uso domestico". Per il settore elettrico "i dati indicano che il 56% dei clienti domestici e il 43% dei non domestici erano ancora in regime di tutela nel 2018. (Yahoo Finanza)

Sarà il Mise, sentita l'Autorità per l'Energia (Arera) a definire con un apposito decreto, previo parere delle commissioni parlamentari competenti, "le modalità e i criteri di ingresso consapevole nel mercato dei clienti finali tenendo altresì conto della necessità di concorrenza, pluralità fornitori e di offerte nel libero mercato". (Yahoo Finanza)