Addio ad Antonia Terzi: dal successo in Ferrari alla FW26 col muso a tricheco

Autosprint.it SPORT

FW26 comunque nella storia. Dopo quell'esperienza Antonia chiuse definitivamente con la F1, soprattutto dopo il mancato ritorno in Ferrari

E qui la storia raggiunge lo zenit, con la Williams FW26.

Una visione. Perché sì, il nome di Antonia Terzi è legato a doppio filo a quella sigla: FW26.

Era nata e cresciuta nel modenese, e sempre lì aveva studiato fino ad una laurea che le aveva spalancato le porte del sogno, quello della Ferrari. (Autosprint.it)

La notizia riportata su altri media

Ancora ragazzina, alle amiche e agli amici confidava teneramente il suo sogno: disegnare macchine di Formula Uno. Modena, 2 novembre 2021 - È stata una meravigliosa storia modenese, quella della mia amica Antonia Terzi. (il Resto del Carlino)

Si è spenta tragicamente a soli 50 anni Antonia Terzi, ingegnere aerodinamico che dagli anni ’90, da quando era poco più che una ragazzina, lavorava nel mondiale di Formula 1. Il mondo della Formula 1 piange la scomparsa di Antonia Terzi: primo ingegnere aerodinamico donna della Ferrari nel mondiale. (Periodico Italiano)

La Terzi nata vicino a Modena fin da piccola sognava di disegnare vettura di Formula 1. "Siamo profondamente addolorati nell'apprendere della scomparsa della nostra ex collega e capo aerodinamica, Antonia Terzi. (Automoto.it)

La donna progettò il muso a tricheco della scuderia britannica di Formula 1, Williams. L’autobus inventato da Antonia Terzi avrebbe permesso di trasportare molti viaggiatori grazie al telaio in fibra di carbonio da 23 posti e con ali di gabbiano e capace di raggiungere la velocità di 250 km/h (Ck12 Giornale)

Antonia Terzi infatti aveva un nuovo, ambizioso progetto in mente: la conquista dello spazio. Un sentimento di particolare vicinanza lo rivolgo anche alle cugine di Antonia, Elena, Elisa ed Elsa» (La Gazzetta di Modena)

Però io sapevo che in un angolo di cuore Antonia Terzi immaginava di poter portare indietro le lancette del tempo Figuratevi la sorpresa quando Jean Todt, il grande capo francese della Rossa, mi spiegò invece che Antonia Terzi era un bravissimo ingegnere, con raffinate competenze aerodinamiche. (QUOTIDIANO NAZIONALE)