Fine maggior tutela, ancora troppi aspetti critici

Nextville.it ECONOMIA

Un'altra criticità è legata alla scarsa disposizione a cambiare fornitore: la percenuale di passaggi tra modalità di fornitura è ancora molto bassa (14%).

Un elemento critico è rappresentato dal fatto che "il servizio di maggior tutela costituisce ancora il metodo di fornitura cui i clienti di piccola dimensione ricorrono più frequentemente".

Se questi dati rimarranno pressochè immutati, il rischio è che tutti gli utenti ora in maggior tutela finiscano nel cosidetto servizio di salvaguardia, così come previsto dalla legge 124/2017.

Conclusi i lavori sulla legge di bilancio, ha detto, "avvieremo un affare assegnato che riguarderà anche la maggior tutela". (Nextville.it)

Ne parlano anche altri giornali

Le richieste delle Associazioni di consumatori sul passaggio da mercato tutelato a mercato libero. Le Associazioni dei consumatori (Adiconsum, Ass. (Investire Oggi)

Per il settore elettrico "i dati indicano che il 56% dei clienti domestici e il 43% dei non domestici erano ancora in regime di tutela nel 2018. Anche nel gas naturale, nello stesso anno, il servizio di tutela ha costituito la modalità di fornitura per il 50% dei clienti domestici e per il 43% dei condomini uso domestico". (Yahoo Finanza)

Per il settore elettrico, infatti, i dati dell'Autorità indicano che il 56% dei clienti domestici e il 43% dei non domestici erano ancora in regime di tutela nel 2018. Anche nel gas naturale, nello stesso anno, il servizio di tutela ha costituito la modalità di fornitura per il 50% dei clienti domestici e per il 43% dei condomini uso domestico. (Yahoo Finanza)

Codacons Comunicati Stampa (Il Tabloid)

Per il settore elettrico, infatti, i dati dell’Autorità indicano che il 56% dei clienti domestici e il 43% dei non domestici erano ancora in regime di tutela nel 2018. Di fronte a questo l’Autorità fornisce alcuni elementi per disegnare gli scenari futuri e strumenti utili a prevenire ingiustificati aumenti dei prezzi e alterazioni contrattuali. (Consumerismo)

Sarà il Mise, sentita l'Autorità per l'Energia (Arera) a definire con un apposito decreto, previo parere delle commissioni parlamentari competenti, "le modalità e i criteri di ingresso consapevole nel mercato dei clienti finali tenendo altresì conto della necessità di concorrenza, pluralità fornitori e di offerte nel libero mercato". (Yahoo Finanza)