Toti apre alle dimissioni, Crosetto: «Con questa logica si arrestano anche le toghe»

ilmessaggero.it INTERNO

Un futuro politico in bilico. Giovanni Toti ora non esclude il passo indietro. «Il mio assistito sta valutando», fa sapere il legale Stefano Savi alla vigilia dell’interrogatorio di garanzia, oggi, in cui il presidente della Liguria finito agli arresti per corruzione ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere. Intanto il centrodestra si divide. Fra chi prevede che il governatore non potrà restare in sella per più di un paio di settimane, un mese al massimo, soprattutto in Fratelli d’Italia, e chi invece prende apertamente le sue difese. (ilmessaggero.it)

La notizia riportata su altre testate

Lo dice il ministro delle Infrastrutture e vicepremier, Matteo Salvini, a margine dell'incontro «L'Italia dei si» alla Reggia di Venaria (Torino), a chi gli chiede dell'indagine che coinvolge il presidente della Liguria, Giovanni Toti (Corriere della Sera)

. Toti, a bordo di due auto scure, è stato fatto passare dal parcheggio sottostante il palazzo. (Il Messaggero Veneto)

Per questa vicenda, oltre al governatore, sono indagati il suo capo di gabinetto Matteo Cozzani e il consigliere di amministrazione della società Francesco Moncada. Secondo gli inquirenti, si tratterebbe di un "finanziamento illecito" alla Lista Toti, in cambio dello sblocco di due pratiche pendenti in regione. (Sky Tg24 )

"No ai processi sommari, ma da oggi inizia una fase nuova: Cristina Ponzanelli rompa il silenzio e dica che cosa pensa di questo sistema di relazioni politiche ed economiche". (CittaDellaSpezia)

– E ora, dopo che Signorini ha scelto il silenzio? "Le carte sono tali che impongono una lettura attenta, che non può essere fatta in carcere. Ma contro l’ex presidente dell’Autorità portuale, oggi ad di Iren – sospeso – ci sono moltissime delle diecimila pagine depositate dalla Dda di Genova contestualmente all’esecuzione delle misure cautelari. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Toti-Gate in Liguria, l’amministratore delegato di Iren Paolo Emilio Signorini, accusato di corruzione per l’esercizio della funzione e per atti contrari al dovere d’ufficio per fatti relativi agli anni in cui era presidente dell‘Autorità del sistema portuale del Mar Ligure Occidentale, ieri all’interrogatorio di garanzia che si è svolto nel carcere di Marassi a Genova si è avvalso della facoltà di non rispondere. (il Resto del Carlino)