Iss: l'85% dei casi Covid in Italia da inizio pandemia in 10 regioni

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Iss: l'85% dei casi Covid in Italia da inizio pandemia in 10 regioni "Report esteso" e aggiornato dell'Istituto. Condividi. L'85% dei casi diagnosticati in Italia da inizio pandemia sono stati diagnosticati in 10 regioni: Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Campania, Piemonte, Lazio, Sicilia, Toscana, Puglia e Liguria.

Otto regioni (Friuli-Venezia Giulia, Marche, Abruzzo, PA Bolzano, Umbria, Sardegna, Calabria e PA Trento) hanno riportato tra 30.000 e 70.000 casi; tre regioni/PA (Basilicata, Valle d'Aosta e Molise) hanno riportato meno di 15.000 casi ciascuna. (Rai News)

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Secondo l’Iss, inoltre, grazie alla campagna di vaccinazione è attualmente in calo la percentuale di operatori sanitari contagiati dal Covid rispetto al totale dei casi rilevati in Italia. Benché i dati delle ultime 2 settimane siano ancora in fase di consolidamento, dalla metà di gennaio si osserva un trend in diminuzione dei casi tra gli operatori sanitari verosimilmente attribuibile al completamento del ciclo di vaccini». (Open)

"Da metà novembre - spiegano i ricercatori - la percentuale di operatori sanitari ha superato il 5% del totale dei casi. (Adnkronos). (Adnkronos)

Otto regioni (Friuli-Venezia Giulia, Marche, Abruzzo, provincia atonoma di Bolzano, Umbria, Sardegna, Calabria e provincia autonoma di Trento) hanno riportato tra 30.000 e 70.000 casi, mentre Basilicata, Valle d'Aosta e Molise hanno riportato meno di 15. (La Repubblica)

Si segnala, ha detto, una leggera ricrescita dei casi tra i più giovani, un elemento “da approfondire”. “L’andamento epidemiologico mostra un rallentamento per quanto riguarda gli over 80 e questo dimostra i primi effetti della campagna vaccinale – spiega Brusaferro in conferenza stampa – dimostrando quanto è importante la vaccinazione” (La Provincia di Biella)

Ad aumentare è stata anche l'incidenza dei casi, pari a 135,46 per 100.000 abitanti contro 133,13 per 100.000 abitanti del periodo 1-7 febbraio. Per avere una stima italiana, è stata effettuata una breve analisi ma statisticamente significativa: è emerso che la variante inglese si trasmette il 39% in più. (Il Giorno)

"Da metà novembre la percentuale di operatori sanitari ha superato il 5% del totale dei casi - si legge nel documento - benché i dati delle ultime 2 settimane siano ancora in fase di consolidamento, dalla metà di gennaio si osserva un trend in diminuzione dei casi tra gli operatori sanitari verosimilmente attribuibile al completamento del ciclo vaccinale" Lo certifica il 'Report esteso' pubblicato dall'Iss, l'istituto superiore di sanità, secondo quale il tasso, che a gennaio era superiore al 5%, ora è sceso attorno al 2%. (la Repubblica)