Superbonus 110, la nuova circolare dell'Agenzia delle Entrate

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Dopo le novità del decreto aiuti bis che hanno limitato la responsabilità in solido nella cessione del credito del superbonus 110 ai casi di dolo e colpa grave, arrivano i chiarimenti dell'Agenzia delle Entrate. Nella nuova circolare n 33/E, le Entrate hanno dato le precisazioni in merito alla cessione dei crediti ai correntisti degli istituti di credito e agli indici di diligenza. Inoltre vengono date istruzioni in merito alla gesione di eventuali errori nella comunicazione dell'opzione della cessione del credito e dello sconto in fattura. (idealista.it/news)

Se ne è parlato anche su altre testate

Con le nuove disposizioni, la responsabilità solidale del fornitore che ha applicato lo sconto in fattura e del cessionario del credito, in presenza di concorso nella violazione, è limitata ai soli casi di dolo e colpa grave. (FiscoOggi)

Prevista una corsia preferenziale per correggere gli errori e inviare le comunicazioni tardive: la remissione in bonis, con pagamento di una sanzione di 250 euro, per la tardiva presentazione delle comunicazioni per opzioni di cessione e sconto in fattura e possibili correzioni di errori con specifica istanza e mail dedicata. (Italia Oggi)

Ed eventuali errori messi a posto mandando una email di correzione alle Entrate. Sono i chiarimenti forniti dall'Agenzia con una circolare sulle novità per cessione e sconto in fattura delle detrazioni relative ai bonus edilizi dopo il dl aiuti bis. (Italia Oggi)

In effetti, da tempo l’Agenzia delle entrate aveva annunciato una circolare volta ad illustrare le modalità per la correzione degli errori nella comunicazione per la cessione del credito e lo sconto in fattura; analizziamo quindi, di seguito, cosa prevede la recentissima circolare. (Euroconference NEWS)

Fino a ieri non era possibile correggere una comunicazione di cessione del credito o sconto in fattura errata. Ciò aveva preoccupato moltissimi contribuenti che si sono visti rigettare la pratica di cessione per meri errori formali o di poco conto che non incidevano sulla validità del credito. (InvestireOggi.it)

Gli 'indici di diligenza', spiega l'Agenzia, sono dei criteri che se rispettati dovrebbero escludere dai controlli, al contrario se non lo fossero potrebbero indurre a controlli più incisivi. Tra i criteri elencati, l'incoerenza reddituale, l'incoerenza tra valore credito e il profilo finanziario del cliente, la sproporzione tra l'ammontare crediti ceduti e il valore dell'unità immobiliare, e la mancata effettuazione dei lavori Superbonus, ipotesi proroga di 6 mesi e rimodulazione degli aiuti esistenti (Sky Tg24 )