Ottawa non molla: il quarto giorno di proteste [DIRETTA] - Come Don Chisciotte

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Anche il quarto giorno di proteste si svolge all’insegna della festa, e i canadesi tornano a respirare, mentre i media scioccati sbavano il loro biasimo sulle “folle smascherinate” che hanno costretto il centro commerciale Rideau a chiudere.

Freedom!”, e non come una rivendicazione, ma come la gioia di rivedere una vecchia amica da tempo perduta.

In questo momento sono le 21 a Ottawa e il distretto parlamentare, comprese tutte le strade che vi portano, sono completamente bloccate e inaccessibili via auto. (Come Don Chisciotte)

Se ne è parlato anche su altri media

Da est a ovest, da nord a sud, e viceversa, la marcia dei manifestanti ha attraverso l’intero Paese ed è giunta fino ad Ottawa, davanti al Parlamento. Un fiume di persone che si è riversato nelle piazze per invocare lo stop a dei provvedimenti lesivi per la propria libertà. (GameGurus)

Ma che fine ha fatto il primo ministro canadese? Dopo il climax delle proteste e dell’invasione di Ottawa da parte di decine di migliaia di mezzi pesanti, Trudeau ha annunciato subito dopo di essere “positivo al covid“, e di essere costretto a lavorare da remoto (Rec News)

Iscrivetevi al Canale Telegram de l'AntiDiplomatico Dal 2 gennaio la nostra pagina Facebook subisce un immotivato blocco deciso da "fact checker" appartenenti a testate giornalistiche a noi concorrenti. (L'AntiDiplomatico)

A qualsiasi conducente che non può mostrare la prova della vaccinazione verrà negato l’ingresso e messo in quarantena per due settimane Un post di lunedì affermava:. «Dopo una notte di proteste, i canadesi si uniscono per assicurarsi che le strade vengano ripulite. (RENOVATIO 21)

Rabbia dovuta alle ultime restrizioni imposte dal sempre più impopolare governo Trudeau: l’obbligo di quarantena per i camionisti non vaccinati che rientrano in Canada dagli Stati Uniti. File e file di camion hanno percorso le strade del grande Paese nordamericano per portare la loro protesta ad Ottawa, ribattezzata “Freedom Convoy”. (LiberalCafè)

In fila per una settimana, i grossi mezzi hanno percorso in lungo e in largo il Canada, per poi approdare nella capitale, Ottawa, dove è scattata l’allerta massima e il primo ministro, Justin Trudeau, evidentemente impaurito, è stato costretto a rifugiarsi in un luogo segreto con tutta la famiglia. (Fatti e avvenimenti)