L'Italia non si beve l'allarme fascismo

L'Italia non si beve l'allarme fascismo
Liberoquotidiano.it INTERNO

Gli italiani non si bevono la storiella del pericolo fascista. La batosta rimediata dal campo largo in Basilicata è un’altra radiosa giornata per la sinistra. Elly Schlein e Giuseppe Conte, già finiti ai materassi dopo lo scandalo di Bari, hanno un’altra sconfitta su cui meditare. L’opposizione è avvitata in una crisi di identità: Elly Schlein ha subìto la rivolta dei pezzi da novanta del Pd e dopo aver fatto un passo avanti mettendo il suo nome nel simbolo, ne ha fatto mille indietro cancellandolo; Giuseppe Conte parla come l’Azzeccagarbugli manzoniano, passava per strada, è diventato populista, poi progressista, oggi non si sa, è Zelig (Liberoquotidiano.it)

Ne parlano anche altri media

Ci avviciniamo alla data più bella dell’anno, il 25 aprile. La data nella quale le facce dei fascisti di ieri e di oggi si fanno più livide, le loro voci più stridule, il loro imbarazzo e fastidio sempre più evidenti. (Contropiano)

Bisogna ancora ribadire che l’antifascismo deve essere un sentimento e un valore universale. Essere antifascisti non significa solo essere contro un movimento politico, ma avere sentimenti democratici, antitotalitari e credere in una umanità che può evolvere verso una società di liberi ed eguali. (Il Fatto Quotidiano)

Gianluigi Paragone 23 aprile 2024 (Liberoquotidiano.it)

Anniversario liberazione, gli eventi in programma di 'Lamezia antifascista' per il 25 aprile

A due mesi esatti dalla sua scomparsa il ricordo di Enrico Cosentino, colonnello da artiglieria di montagna e grande appassionato di arte, poesia e montagna, è ancora vivido e indelebile nelle persone che hanno avuto l’onore di conoscerlo. (Ultime notizie dall'Italia e dal mondo)

È stato censurato un monologo per la festa della liberazione dello scrittore, giornalista e docente universitario Antonio... Come ogni anno, il 25 Aprile è un giorno divisivo. (Virgilio)

L’opera sistematica di rimozione e manipolazione della storia di questo Paese avvenuta negli ultimi trent’anni non tende solo a colpire l’importanza del 25 aprile e l’apporto delle formazioni partigiane alla liberazione dell’Italia dal Nazifascismo ma è stata utilizzata e viene utilizzata per colpire in maniera meticolosa quella carta costituzionale che rappresenta la principale eredità della resistenza. (Il Lametino)