Filippine: allerta per il vulcano
Il vulcano Taal fa paura.
Notiziario 05.00 del 13-01-2020 - Il vulcano Taal minaccia le Filippine
Un'enorme nuvola di cenere fuoriuscita questa mattina dal cratere centrale del vulcano che si trova a 60 chilometri a sud della capitale delle Filippine, Manila, ha oscurato il cielo rendendo l'aria irrespirabile.
Il ministro dei Trasporti Arthur Tugade ha chiesto ai responsabili del trasporto aereo di "fare tutto il necessario nell'interesse della sicurezza pubblica". (RSI.ch Informazione)
Ne parlano anche altri media
L'attività del vulcano è classificata da ieri a livello quattro su cinque, il secondo grado più alto. Il vulcano Taal continua a far paura, dopo che ieri una nuvola di cenere alta oltre dieci chilometri è stata sputata da un'eruzione improvvisa. (Ticinonews.ch)
Il livello di allerta diramato dall'Istituto di Vulcanologia e Sismologia delle Filippine è sul 4; il massimo livello è il 5, che significa che l'eruzione esplosiva è in corso. con FULMINI del vulcano TAAL. (3bmeteo)
Attenzione! Per visualizzare il video disabilita l'ADBlock su questo sito e ricarica la pagina. (L'Arena)
Nel gennaio 2018, decine di migliaia di persone hanno dovuto essere evacuate a causa di un'eruzione del Mont Mayon, nella regione centrale di Bicol. Il vulcano Taal, viene a trovarsi nella Cintura di Fuoco del Pacifico, un'area geologicamente molto attiva, nella quale si verificano con regolarità eventi di tipo sismico e di tipo vulcanico, con attività di tipo prevalentemente esplosivo. (MeteoLive.it)
Nell'intera provincia filippina di Batangas, dove si trova il vulcano Taal, è stato proclamato lo stato di calamità. Le ceneri già eruttate dal vulcano si sono spinte fino a 14 chilometri di distanza e l'Istituto filippino di vulcanologia e sismologia (Phivolcs) ha elevato il livello di allerta a quattro di cinque. (Euronews Italiano)
Nelle scorse ore, una debole colata di lava ha cominciato a fuoriuscire dal vulcano, che si trova a 70 chilometri a sud della capitale, tanto che è stata sollecitata l’evacuazione «totale» di quasi mezzo milione di abitanti della zona. (Rivista Studio)
