Prezzo gas giù in Europa (minimi da scoppio guerra), mentre balza negli Usa. Ecco il perché di questa dicotomia

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Prezzi gas UE ai minimi da inizio guerra. Ad Amsterdam, mercato di riferimento per l’Europa, i prezzi del gas sono scivolati ieri a quota 83,2 euro al megawattora, su valori inferiori a quelli del 23 febbraio 2022, giorno prima dello scoppio della guerra in Ucraina.

Recentemente la regione ha importato quantità record di Gas naturale liquefatto (GNL) percorrendo così un ambizioso piano per abbandonare il gas naturale russo. (Finanzaonline.com)

La notizia riportata su altri media

Il prezzo del gas fa tirare un sospiro di sollievo a tutti gli italiani: il livello è infatti tornato al periodo pre conflitto bellico in Ucraina. Prezzo del gas: ai minimi dopo oltre tre mesi. Era il 23 Febbraio quando il prezzo del gas è stato scambiato a 87,5€/MWH, ossia il livello più basso toccato da tre mesi a questa parte. (I-Dome.com)

Sul mercato di riferimento olandese (TTF) i prezzi del gas sono tornati poco sopra gli 83 euro per megawatt. L’aggiornamento delle tariffe del gas viene fatto ogni tre mesi dall’Arera, l’autorità dell’energia (Money.it)

Secondo i dati forniti dal Title Transfer Facility (Ttf) olandese, il mercato di riferimento dello scambio di gas naturale, il rialzo di prezzo del gas che è stato accumulato nel corso dei primi mesi di guerra in Ucraina è stato cancellato. (Wired Italia)

Fatto sta che il timore che le compagnie Ue non riuscissero più a pagare Gazprom potesse portare a un improvviso stop alle forniture aveva contribuito a tenere i prezzi alti. Secondo il Sole 24 Ore, a determinare una certa serenità sul mercato europeo del gas ha pesato anche la risoluzione (provvisoria) del problema del pagamento del gas russo in rubli. (EuropaToday)

In marzo ho concordato con il presidente Joe Biden di aumentare in modo significativo le consegne di gas naturale liquefatto dagli Usa all'Europa. E questa soluzione europea al problema dei pagamenti del gas russo ha rassicurato i clienti di Gazprom (compresa Eni). (ilmessaggero.it)

Il combustibile, però, costa il quadruplo rispetto a un anno fa, ma il 23 febbraio, alla vigilia dell’invasione, aveva chiuso a 87,5 €/MWh. Un prezzo che si mantiene però poco sopra gli 83 euro toccati nella vigilia: il gas ha cancellato il rialzo di prezzo accumulato in tre mesi dall'attacco della Russia in Ucraina lo scorso 24 febbraio. (Gazzetta del Sud)