Dal palco del concertone gli artisti invitano i giovani alla consapevolezza

Giuste o sbagliate che siano, le frasi pronunciate dagli artisti che hanno calcato la storica piazza del Circo Massimo di Roma, ieri sera, restano incisive. Stavolta è il primo maggio, che in un paese frammentato prende un significato più che mai sociale. Se qualcuno ci aveva provato già sul palco dell’Ariston tornano a farsi sentire risonanti alcune voci, su tutte. Quella di Dargen D’Amico che lancia dei dati come proiettili di cartapesta, cartucce arrivate dritte al cuore del pubblico, in una serata costellata da pacifismo e note di musica leggera (L'HuffPost)

La notizia riportata su altri media

Secondo Esse Magazine, che ha criticato la compilazione della line up del sindacato, solo il 10% degli artisti che si sono esibiti al Circo Massimo appartiene alla categoria hip hop, in tutte le sue sfumature. (Liberoquotidiano.it)

Le prove vanno avanti da ieri a ritmo sostenuto, i tecnici mettono a punto gli ultimi ritocchi e gli oltre cinquanta artisti in cartellone sono pronti a salire sul palco del Concertone del Primo Maggio al Circo Massimo – lontano ancora una volta, quindi, dal luogo in cui per anni è stato solito vederlo, ovvero piazza San Giovanni – che per la prima volta ospita la manifestazione promossa da Cgil, Cisl e Uil e organizzata da iCompany. (Il Centro)

Il pubblico al Concertone del Primo Maggio Anche questa edizione del Concertone del Primo Maggio è andata, la prima dal Circo Massimo. Un'edizione battezzata dalla pioggia, da un nubifragio che ha dato non pochi problemi all'inizio, con Ermal Meta costretto a correre sul palco per un fuori programma. (Fanpage.it)

Primo Maggio, il bilancio del Concertone: com’è andata, da BigMama mattatrice alla gaffe di Ermal Meta Il cantante e Noemi conduttori frenati, ma l’evento decolla nonostante la pioggia: dall’intervento di Jane Goodall ad Achille Lauro fino a i “rutti” di Morgan Pietro Guerrini Content editor Laurea in Lettere, smania di viaggi e passione per i cartoni (della pizza e della Pixar). (Libero Magazine)

Per frenare il dissenso non basta far firmare dei fogli in cui dichiari che quello che dici potrà essere usato contro di te. Il dissenso si può dimostrare con la partecipazione, l’altissima qualità di ciò che si è in grado di mettere in mostra e il Concertone non è mai stato così all’altezza come ieri sera. (Il Fatto Quotidiano)

sessantamila, quanti sono stati i morti nel lavoro dal dopoguerra e anche più…”. Poi a un certo punto il discorso sulle morti sul lavoro “Quanti siente? Tanti.. (Positanonews)