IL GUARDIAN SI SCUSA CON I DISCENDENTI DEGLI SCHIAVI CHE IL SUO FONDATORE AVEVA SFRUTTATO

ByoBlu ESTERI

Nel mondo dominato dal politicamente corretto non poteva mancare la solita tirata antirazzista del cattivo mondo bianco europeo nei confronti dei poveri e reietti della terra. Nelle scorse ore infatti la proprietà del quotidiano britannico ‘Guardian’ si è ufficialmente scusata per il fatto che il suo antico fondatore e commerciante in cotone, John Edward Taylor, ha preso parte alla tratta degli schiavi. (ByoBlu)

Su altre testate

Il Guardian fa i conti con il proprio passato e chiede scusa per il ruolo che il fondatore del giornale ha avuto nella schiavitù all'inizio del XIX secolo. (La Stampa)

La società che controlla il giornale ha annunciato un programma da 10 milioni di sterline per i discendenti delle comunità schiavizzate (AGI - Agenzia Italia)

Il giornale Investirà più di 11 milioni di euro per le comunità discendenti e amplierà la copertura delle comunità nere Il fondo Scott, proprietario della testata, spiega Ansa, annuncia un programma di “giustizia riparativa” decennale con cui prevede di investire più di 10 milioni di sterline (circa 11 milioni e 350 mila euro), “dedicati specificamente alle comunità di discendenti legate ai fondatori del Guardian del XIX secolo”. (Primaonline)

A oltre due secoli di distanza dai fatti e dal contesto in cui nacque, il Guardian chiede solennemente scusa per I suoi legami ancestrali con la tratta degli schiavi. (Open)

John Edward Taylor, commerciante di cotone e giornalista che nel 1821 fondò il quotidiano, intrattenne affari con gli schiavisti nelle Americhe. E la società che controlla il giornale annuncia un programma da 10 milioni di sterline per i discendenti delle comunità affette dalle attività di Taylor (la Repubblica)

Tutto nasce nel 2020, quando lo Scott Trust, l’organizzazione non profit che possiede tra le altre testate il quotidiano britannico, commissiona ad un gruppo di ricercatori indipendenti un’inchiesta sul legame tra le persone che furono a capo della fondazione e del finanziamento del giornale nel 1821 e la tratta transatlantica degli schiavi. (Il Fatto Quotidiano)