Il Veneto rischia ma alla fine resta in zona gialla

Corriere della Sera ECONOMIA

Per un pelo, ma il Veneto resta giallo.

Dal 27 marzo cinema e teatri riaprono nelle regioni in area gialla e quindi anche nel Veneto

Di conseguenza la classificazione generale del rischio è «moderata» e la valutazione d’impatto della pandemia sui Servizi sanitari è «bassa».

È il primo giorno che il numero totale dei positivi aumenta: sono 23.439.

«L’incidenza è oggi al 3,05% — conferma il governatore Luca Zaia — in confronto all’1,4% di gennaio e al 2,75% di due giorni fa. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altri media

Fondamentale, nella valutazione delle zone, è l'uguaglianza dei parametri fra le Regioni, e non devono essere trascurati quelli dell'ospedalizzazione». Luca Zaia oggi, lunedì 1 marzo, alle 12.30 torna in diretta dalla sede della protezione civile di Marghera per fare il punto sull'emergenza Covid in Veneto (Il Giornale di Vicenza)

In parole semplici, in proporzione si stanno verificando più casi tra bambini e adolescenti che tra la popolazione più matura. Nella maggioranza dei casi (60 percento) i giovani positivi sperimentano infatti una sintomatologia lieve, mentre i restanti sono paucisintomatici (sintomatologia lievissima) (Scienze Fanpage)

Negli ospedali di comunità veronesi infine risultano ricoverati 11 pazienti positivi: 2 a Bovolone e 9 a Bussolengo. La risalita dei contagi preoccupa il presindente del Veneto Luca Zaia, che nel corso della consueta conferenza stampa ha fornito l'incidenza dei tamponi positivi sul totale di quelli fatti nelle ultime 24 ore, che si è attestata al 5.7%. (Verona Sera)

Dopo l’impennata dei contagi tra dicembre e gennaio che aveva portato i posti letto occupati dai pazienti Covid a 500 in tutta la provincia, con tutti i reparti disponibili impegnati, a febbraio la progressiva discesa. (Il Mattino di Padova)

«L'Italia si sta colorando di arancione, l'r-t è salito per la presenza delle scuole aperte e la maggiore socialità, dove le scuole hanno riaperto prima i contagi sono risaliti prima. «Non ho in animo di chiudere le scuole, ma voglio che la comunità scientifica si esprima con un testo da tradurre in un dpcm». (L'Arena)

- si è chiesto il dottore - noi siamo lontanissimi dai numeri che chiederebbero la chiusura delle scuole ma non possiamo pensare di arrivare a quei numeri per muoverci Decessi da inizio pandemia 9852, +5 nelle ultime 24 ore", sono i numeri del bollettino sul contagio in veneto illustrati dal presidente Luca Zaia (La voce di Rovigo)