Coronavirus: il mercato degli smartphone crolla, Huawei cede il terzo posto

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo

Al momento invece non sembrano esserci dati precisi sulle spedizioni degli altri big del mercato degli smartphone.

A questo punto si attendono i dati del mese di marzo 2020, anche se probabilmente si registrerà un altro calo, sempre a causa del coronavirus.

Quindi la perdita registrata dal mercato è stata una sorta di colpo di grazia, che le ha fatto perdere il terzo posto.

Anche il mercato degli smartphone fa i conti con la pandemia causata dal coronavirus. (Quotidianpost.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Durante le analisi delle spedizioni di smartphone per il mese di febbraio 2020, è stato appurato incredibilmente, che Xiaomi avrebbe superato e preso il terzo posto, di cui un tempo ne godeva Huawei. Nonostante il Huawei P30 Pro abbia ottenuto il suo successo, ciò non basterà per guadagnare nuovamente il terzo posto, che attualmente è governato da Xiaomi. (TeknoKultura)

La pandemia da Coronavirus ha provocato un terremoto economico a livello globale che ha colpito anche il mercato degli smartphone. Il crollo della vendita degli smartphone ha investito soprattutto la cinese Huawei, già in difficoltà a causa del bando americano che ne ostacolava l’esportazione negli Usa. (Tecnoandroid)

Trasporti interni Turismo en plain air Voli da e per la Sardegna: Tratte, Novità ed Offerte! Cerca nel sito:. Cartina Spiagge Sardegna Cartina delle 240 spiagge più belle della Sardegna! (Sardegna in Blog)

E’ il più grande calo di sempre, un periodo che il settore vorrà dimenticare”, spiega Strategy Analytics. Al primo posto restano Samsung (passa da 20,1 milioni di unità spedite a gennaio 2020 a 18,2 milioni di febbraio), seguita da Apple (da 16 a 10,2 milioni). (Radio Colonna)

Le spedizioni di Huawei – già provate dal bando Usa – crollano a 5,5 milioni di unità e l’azienda cinese cede il terzo posto a Xiaomi. – Il mercato degli smartphone fa i conti col coronavirus. (Icona News)

Nel frattempo, in Cina la produzione dovrebbe riprendere a regime nel prossimo periodo, dunque dal punto di vista dell'approvvigionamento i problemi dovrebbero non presentarsi a lungo. (Multiplayer.it)