Vannacci, 'classi separate per i disabili, aiuterebbe i ragazzi'

La Gazzetta del Mezzogiorno INTERNO

"Credo che delle classi con 'caratteristiche separate' aiuterebbero i ragazzi con grandi potenzialità a esprimersi al massimo, e anche quelli con più difficoltà verrebbero aiutati in modo peculiare". "Non è discriminatorio. Per gli studenti con delle problematiche mi affido agli specialisti. Non sono specializzato in disabilità. Un disabile, però, non lo metterei di certo a correre con uno che fa il record dei cento metri. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Ne parlano anche altri giornali

Il candidato alle Europee con la Lega si difende: "Non ho mai affermato che bambini e ragazzi disabili dovrebbero stare in classi separate dagli altri. Ho detto che devono stare insieme con gli altri bambini e ragazzi ma che servirebbero impegni peculiari e anche strutture adeguate". (Sky Tg24 )

È un azzardo e solo il voto ci dirà se questa mossa è stata vincente. Tutti i giornali in mano alla sinistra non si rendono conto che criticandolo non fanno che rafforzarlo. (Nicola Porro)

Anzi, è arrivata anche qualche polemica, soprattutto dopo le ultime uscite di Vannacci (classi separate per i disabili e Mussolini definito “grande statista”, ndr). A livello nazionale infatti la notizia ha diviso gli esponenti del partito - il presidente del Friuli-Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, per esempio, ha già annunciato che non lo voterà e che darà la propria preferenza ai friulani - ed anche a livello locale, seppur con toni meno impattanti, qualche presa di posizione possiamo già darla per assodata. (l'Adige)

Vannacci chiarisce: “Non ho mai detto che gli alunni con disabilità dovrebbero stare in classi separate” Di (Orizzonte Scuola)

Quelli che tirano dritto. Matteo Salvini e Roberto Vannacci faranno il loro debutto pubblico insieme domani a Roma, alla presentazione dell’ultimo libro del segretario leghista, Controvento. (Corriere della Sera)

MILANO. Nemmeno Ignazio La Russa, la seconda carica dello Stato dalle mille polemiche sul 25 Aprile e col busto del Duce sul comò, si tiene più. (La Stampa)