Si salda l'asse Draghi-Macron. Via al Trattato del dopo Merkel

il Giornale INTERNO

Draghi e Macron, dunque, sono decisi a giocare in tandem per provare a condizionare l'Europa del dopo Merkel.

Oggi, dunque, la firma del Trattato, seguita da una conferenza stampa congiunta tra i due

Primo appuntamento in agenda, un incontro con Sergio Mattarella, convinto che «la firma del Trattato per una cooperazione bilaterale rafforzata» sia «un risultato importante».

Insomma, un rapporto più forte tra Italia e Francia «contribuisce a costruire un'Unione europea più forte». (il Giornale)

Su altri giornali

(LaPresse) – “La firma del Trattato del Quirinale tra Italia e Francia per una cooperazione rafforzata è un altro passo che muoviamo insieme in un percorso comune. Un percorso europeo, che guarda al futuro con lungimiranza. (LaPresse)

Oggi lo spettacolo delle Frecce Tricolori a Roma: a che ora vederle e cosa succede Oggi i presidenti di Italia e Francia firmeranno un trattato bilaterale a Roma. Frecce tricolori oggi a Roma, a che ora sorvoleranno il cielo. (Fanpage)

E’ un trattato che unisce due paesi fondatori dell’unione europea che condividono l’impegno per la costruzione del grande progetto europeo. Un rapporto più forte tra Italia e Francia contribuisce a costruire una Unione Europea più forte, tanto più necessaria oggi di fronte a sfide che solo un’Europa più integrata può affrontare, come la crisi pandemica ha messo in luce”. (Sardegna Reporter)

Il legame appare talmente forte che in Germania, dove la curiosità si mescola all’ansia di sapere cosa accadrà quando Angela Merkel lascerà la cancelleria, l’hanno ribattezzato «Dracon». (La Stampa)

Dopo la firma del “Trattato tra la Repubblica Italiana e la Repubblica Francese per una cooperazione bilaterale rafforzata” al Quirinale, rilasciano dichiarazioni congiunte alla stampa a Villa Madama (Corriere TV)

(LaPresse) – “Una parte della destra coltiva l’idea di eleggere l’attuale presidente del Consiglio al Quirinale, pagando così un prezzo di ‘legittimazione europea’, per poi andare allegramente a elezioni. (LaPresse)