Stupro a Bologna, il fratello della vittima: "Sarà Dio a punirlo"

il Resto del Carlino INTERNO

Il nucleo a cui appartiene il presunto stupratore non potrà più alloggiare nel quartiere per evidenti ragioni di incompatibilità ambientale - avverte il presidente Alessandro Alberani -.

E confido che sarà Dio, al posto nostro, a punirlo".

Se verrà accertato che il reato è avvenuto all'interno dell'alloggio Acer dove vivono i suoi famigliari potrà essere emesso un provvedimento di decadenza a carico dell'intero nucleo"

Ora il fascicolo, curato dal pm Marco Forte, è passato, per gli ulteriori accertamenti, alla Squadra mobile. (il Resto del Carlino)

Ne parlano anche altri giornali

Tra il presunto aguzzino e la bambina ci sarebbe stato un fitto scambio di messaggi espliciti sull'accaduto. Dopo il tentato linciaggio di sabato notte, infatti, al Pilastro girano uomini armati di bastoni e accette; un portone è stato dato alle fiamme (ilGiornale.it)

L’episodio è avvenuto lo scorso maggio e, a quanto si è saputo, dopo la denuncia della ragazza nei giorni scorsi uno dei due uomini, tra i 20 e i 30 anni e entrambi di origine nordafricana, è finito in carcere. (Blitz quotidiano)

Se il governo decide siamo pronti». C’è stata una colluttazione, lei ha cercato di divincolarsi, dimenarsi finchè è caduta a terra. Un’azione fulminea tanto che in pochi minuti erano a casa sua e l’uomo stava proprio in quel momento rientrando nell’abitazione. (corriereadriatico.it)

Si tratta di un nordafricano di una ventina d’anni ora accusato di violenza sessuale aggravata dal gip Manuela Scudieri. Il sospetto degli investigatori è che sia riuscito a fuggire all’estero poche ore dopo la violenza. (Corriere Milano)

Nessuna traccia del sospettato, che non è stato trovato a casa, né, alle prime ore del mattino, nel luogo di lavoro. E’ stato convalidato ieri mattina il fermo dell’uomo che, alcune notti fa, aveva abusato sessualmente di una donna in una abitazione del Valdarno Aretino. (Valdarno24)

La famiglia della vittima, infatti, ha tentato di farsi giustizia da sola. Dopo la violenza sessuale, la dodicenne torna a casa e, dopo qualche tempo, si confida con suo padre, raccontandogli cosa fosse accaduto (Metropolitan Magazine )