La tempesta perfetta alla vigilia del voto. Ora decide il prefetto

Il Manifesto INTERNO

Francesco Russo. È questo il nome del personaggio decisivo per gli sviluppi del caso Bari, con l’iter avviato dal ministro degli Interni Matteo Piantedosi per valutare lo scioglimento del consiglio comunale per l’inchiesta sul voto di scambio (137 arrestati, tra cui due consigliere comunali). Russo è il prefetto di Bari, nominato lo scorso autunno, in precedenza in servizio a Salerno e, quando era vice a Milano 15 anni fa, noto per il suo attivismo nelle «emergenze» nomadi e migranti, campagne politiche parecchio intense dell’ultimo governo Berlusconi (Il Manifesto)

Se ne è parlato anche su altri media

Com’è noto, l'inchiesta da cui scaturisce la decisione dell’Interno di nominare una commissione d'accesso tratteggia un presunto intreccio tra mafia, politica e affari, col tentativo di condizionare il voto alle comunali del 2019. (Avvenire)

Lo scatto immortala l’istante in cui, seduti attorno a un tavolo, sono intenti a dire la propria. Tutti assieme, quasi affannosamente. (La Repubblica)

La destra accusa la sinistra, e il sindaco di Bari nonché presidente dell’Anci Antonio Decaro, di fare “uso politico di una legittima richiesta di accesso agli atti nel capoluogo pugliese da parte del ministro dell’Interno dopo l’inchiesta che ha portato in carcere 137 persone per sospette infiltrazioni mafiose nella municipalizzata dei trasporti controllata dal comune”. (Tiscali Notizie)

Bari, Conte: "Chiaro attacco politico. Al ministro consigliamo prudenza" 21 marzo 2024 (Il Sole 24 ORE)

Con queste parole, rilasciate al Dubbio qualche anno fa, Enzo Ciconte - uno dei massimi esperti del fenomeno ’ndranghetistico in Italia, nonché ex deputato Pci negli anni in cui la legge sullo scioglimento delle amministrazioni locali vedeva la luce - centrava al cuore le lacune più evidenti di una norma troppo “anziana” per rispondere ancora alle esigenze della realtà. (Il Dubbio)

Il Viminale ha deciso di disporre una commissione di accesso al Comune di Bari in vista di un possibile scioglimento. L’inchiesta della Dda barese ha portato all’iscrizione di 130 persone nel registro degli indagati e all’arresto di una consigliera comunale per una presunta compravendita di voti in occasione delle elezioni comunali del 2019. (Liberoquotidiano.it)