Riforma scolastica in Italia: stretta sul voto in condotta

Antonello Giannelli, presidente dell'Associazione nazionale presidi (ANP), ha espresso il suo sostegno al disegno di legge approvato in Senato che introduce una maggiore severità nel giudizio del voto in condotta.

La proposta di legge

La nuova normativa, proposta dal Ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, prevede la non ammissione all'anno scolastico successivo o all'esame di maturità per gli studenti con un voto in condotta inferiore a 7. Il Ministro ha accolto con favore l'approvazione del Senato, definendola un importante passo avanti nella costruzione di una scuola che responsabilizza i ragazzi e restituisce autorevolezza ai docenti.

Il ddl Valditara

Il disegno di legge, noto come ddl Valditara, è stato approvato dal Senato con 74 voti a favore, 56 contrari e nessun astenuto. Il testo introduce una stretta sul voto in condotta e inasprisce le sanzioni verso chi aggredisce il personale scolastico. Inoltre, nelle scuole elementari tornano i "giudizi sintetici". Il testo dovrà ora passare alla Camera per l'approvazione finale.

Le reazioni

Nonostante le critiche di chi parla di misure autoritarie e inutilmente punitive, il Ministro rivendica la scelta di dare il giusto peso alla condotta nel percorso scolastico degli studenti. La riforma, secondo il Ministro, rappresenta un importante passo avanti nella costruzione di una scuola che responsabilizza i ragazzi e restituisce autorevolezza ai docenti.

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