Indagine sulla mafia a Bari: Emiliano e Decaro sotto i riflettori

Il presidente della regione Puglia, Michele Emiliano, e il sindaco di Bari, Antonio Decaro, sono recentemente finiti al centro dell'attenzione per un episodio risalente al 2004. Emiliano, all'epoca sindaco, e Decaro, minacciato dalla mafia, si recarono a casa della sorella del boss Antonio Capriati. Questo racconto, emerso durante una manifestazione a sostegno di Decaro, ha suscitato non poche polemiche.

La visita alla famiglia Capriati

Emiliano ha raccontato di quando lui e Decaro, minacciati dalla mafia, si sono recati a casa della sorella del boss Antonio Capriati. Questo episodio, avvenuto nel 2004, è stato rivelato da Emiliano durante una manifestazione a sostegno di Decaro, attuale sindaco di Bari.

La reazione della destra

La destra ha colto l'occasione per attaccare Emiliano e Decaro, accusandoli di legami con la mafia. La presidente della commissione parlamentare Antimafia, Chiara Colosimo, ha commentato le parole di Emiliano, sottolineando come queste rappresentino un chiaro esempio della differenza tra centrodestra e sinistra.

L'indagine sulla mafia a Bari

A seguito di queste accuse, è stata avviata un'indagine per verificare eventuali infiltrazioni mafiose nell'amministrazione di Bari. Se l'indagine dovesse confermare queste ipotesi, il Comune potrebbe essere sciolto. La commissione di accesso per la verifica è arrivata a Bari poco dopo l'annuncio di Matteo Piantedosi.

Il commento di Carofiglio

Gianrico Carofiglio, noto scrittore, ha commentato la situazione durante una puntata di Agorà su Rai 3. Secondo Carofiglio, Emiliano ha il bisogno di essere protagonista nelle situazioni e gli piace raccontare di sé in un certo modo, modificando a volte gli aneddoti per renderli più gradevoli. Questa tendenza potrebbe aver influenzato il racconto dell'incontro con la sorella del boss Capriati.

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