Il Festival di Cannes è entrato nel vivo con la seconda e ultima settimana che vedrà tra i protagonisti anche Paolo Sorrentino con il suo ultimo film, Parthenope. Sono già molteplici i film che hanno generato discussioni tra cinefili e addetti ai lavori, da Megalopolis di Francis Ford Coppola a Horizon: An American Saga di Kevin Costner. Un altro film che sta facendo molto parlare di sé è The Substance di Coralie Fargeat.
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The substance brilla a Cannes
"The Substance", il nuovo film di Coralie Fargeat, ha fatto la sua apparizione al Festival di Cannes 2024, suscitando grande entusiasmo tra il pubblico. Il film, che vede Demi Moore e Margaret Qualley nei ruoli principali, è stato presentato in concorso al prestigioso festival.
Un'opera potente
Fargeat ha dimostrato di essere all'altezza della sfida, presentando un'opera che non solo mantiene la potenza del suo precedente film "Revenge", ma la incrementa. "The Substance" si distingue per la sua originalità e per la sua capacità di affrontare temi complessi con una nuova prospettiva.
Demi Moore sul tappeto rosso
Demi Moore, protagonista del film, ha calcato il tappeto rosso del Festival di Cannes. L'attrice interpreta Elisabeth, una star del cinema invecchiata che deve fare i conti con le dure leggi del sistema. Moore ha sottolineato che il film non è un attacco agli uomini, ma piuttosto una critica verso comportamenti irrespettosi e offensivi.
Un film anti-idioti
Durante la presentazione del film, Moore ha voluto precisare che "The Substance" non è un film femminista, ma piuttosto un film "anti-idioti". Questa dichiarazione ha suscitato molto interesse e ha dato modo di riflettere sulle tematiche affrontate dal film.
Un siero misterioso
Nel film, il personaggio di Moore acquisisce un siero misterioso che dà vita a una versione più giovane e ideale di se stessa, interpretata da Margaret Qualley. Questo elemento introduce un interessante spunto di riflessione sul concetto di età e sulla pressione esercitata dal sistema sulle donne per mantenere un aspetto giovane.
"The Substance" si preannuncia come un film potente e provocatorio, capace di stimolare il dibattito e di lasciare il segno nel panorama cinematografico contemporaneo.
La nostra recensione di The Substance, presentato in concorso al Festival di Cannes 2024 Coralie Fargeat ce l’ha fatta. Un’intera tradizione di cineasti francesi che alla prima trasferta americana staccano (o fanno un’opera molto più addomesticata) e poi finalmente arriva lei: The Substance non è affatto una riduzione della potenza di fuoco di Revenge, anzi ne è un incremento. Elisabeth (Demi Moore) è una stella del cinema ormai anziana che deve fare i conti con le inderogabili leggi del sistema.
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Demi Moore e Dennis Quaid, divi della "vecchia generazione", sanno come stare al passo coi tempi. Lo dimostra la loro partecipazione a The Substance, body horror al femminile della regista francese Coralie Fargeat che ha entusiasmato Cannes. Le prime reazioni della critica presente al festival lodano The Substance per i temi femministi trattati e per la capacità di sconvolgere il pubblico tanto da spingere quella vecchia volpe di Dennis Quaid a…
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Ogni passaggio di Demi Moore sui red carpet è una passerella, ogni comeback di Demi Moore oggi ha il sapore epico della Soldato Jane di sé stessa che non si è mai arresa. Le foto di Demi Moore a Cannes 2024 in abito Schiaparelli disegnato da Daniel Roseberry per la collezione couture primavera-estate 2024 sono la certezza, la certificazione dello status-diva dell'attrice americana ormai altro dai set.
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Giunta alla sua seconda opera Coralie Fargeat con The Substance firma una sorta di bizzarro incrocio tra La morte ti fa bella e Society, con qualche sprazzo di Tetsuo e buone dosi di ironia in una commedia che flirta con il body-horror (o il contrario, se si vuole). In concorso al Festival di Cannes 2024. Non si esce vivi dagli anni ’80 Elisabeth Sparkle è stata un’attrice famosa, ma arrivati i cinquant’anni nessuno la chiama più sul set e viene scaricata persino da un network televisivo dove conduce un programma di…
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L'attrice che in alcune scene è ripresa in nudi integrali: "Mi sono sentita vulnerabile, è vero, ma la crudezza richiesta dal film era necessaria per raccontare la storia in questo modo" "Non è stato semplice, ma la vulnerabilità era necessaria per raccontare la storia in questo modo". "È stata un'esperienza molto provante, abbiamo dovuto confrontarci spesso su quello che stavamo cercando di realizzare, non è stato semplice".
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L'applauditissimo body horror The Substance ruota intorno a questa domanda: se esistesse una sostanza in grado di renderti più giovane e bella/o, o meglio di creare il tuo alter ego perfetto dal punto di vista estetico, la useresti? Consideratelo un La morte ti fa bella 2.0 (potremmo definirlo La scissione ti fa bella): anche questo è incentrato sull'ossessione per la bellezza e l'eterna giovinezza e punta tutto sulla bravura eccezionale delle sue protagoniste.
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Il body horror (femminista) ha conquistato lunghissimi applausi e viene paragonato a celebri film come Carrie e La Mosca All’inizio della seconda settimana del Festival di Cannes 2024, si inizia ad avere un quadro più chiaro di quali saranno i film preferiti dalla critica e dal pubblico. Tra i primi colpi di fulmine non si annoverano solo Emilia Perez e (in maniera più divisiva) Kinds of Kindness, ma anche il body horror The Substance
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