La Stampa 4/30/2021
Un groviglio che non riguarda solo il suo futuro personale e della propria famiglia, ma tocca i destini dell’intero Paese. Pagare quasi 11 miliardi di tasse; donare capolavori di Picasso, Dalí e Monet; costruire ospedali e centri di ricerca medica; uscire di prigione e tornare alla guida attiva del maggior gruppo sudcoreano. E’ l’agenda piuttosto intensa di Lee Jae-young, erede della dinastia fondatrice della Samsung, nel gestire la successione al padre.
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