Taranto affronta le conseguenze dopo la partita a Vicenza

La stagione calcistica di quest'anno ha lasciato un'immagine indelebile: l'abbraccio tra tutti i giocatori del Taranto a fine partita a Vicenza. Questo gesto ha rappresentato l'abbraccio di una città intera, di una comunità unita dalla passione e dall'attaccamento ai propri colori. Il senso di appartenenza, la voglia di stare insieme e il desiderio di condividere un obiettivo comune sono stati i protagonisti. La più grande vittoria di quest'anno è stata l'unione di questi giocatori.

Le conseguenze della partita

Tuttavia, la partita a Vicenza ha avuto delle ripercussioni. Il Taranto ha dovuto pagare un prezzo molto alto per le intemperanze di una parte della tifoseria presente a Vicenza: quindicimila euro di ammenda e le prime due gare casalinghe del prossimo campionato da disputare a porte chiuse. Questa decisione ha rappresentato un duro colpo per la squadra.

La fine di un sogno

La squadra è scesa dalla giostra dei sogni. La grande suggestione chiamata Serie B si è interrotta a Vicenza. C'è tanto rammarico per la tifoseria rossoblù, ma anche per le singole componenti tecniche.

Le decisioni del giudice sportivo

Il giudice sportivo ha emesso un bollettino di guerra nelle ultime ore; 2 turni a porte chiuse e 15 mila euro di multa al Taranto, 10 Mila al Vicenza. In seguito a questi eventi, il Taranto, nella persona del Presidente Massimo Giove, ha condannato gli episodi di violenza verificatisi in occasione della partita Vicenza- Taranto disputatasi allo stadio Menti, della città veneta.

Ora è tempo di riflessioni. La squadra, la società e la tifoseria dovranno fare i conti con queste decisioni e cercare di trarre insegnamenti per il futuro. La passione per il calcio deve sempre rimanere nel rispetto delle regole e degli avversari.

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