L'Italia accelera sulle case green nonostante il voto contrario

L'ultima versione del disegno di legge di delegazione europea non prevede l'attuazione della direttiva sulle cosiddette "case green". Fonti di Palazzo Chigi hanno precisato che non esiste ancora alcuna bozza di testo normativo e che le bozze circolate nei giorni scorsi non corrispondono alle proposte effettivamente all'attenzione della Presidenza del Consiglio.

Il recepimento della direttiva europea

Sembra che nel testo in fase di composizione per l'esame del consiglio dei ministri non sarà presente il recepimento della direttiva europea sulle "case green" (direttiva UE 2024/1275). Questa direttiva impone tappe obbligatorie per un processo di efficientamento energetico degli edifici.

Cosa prevede la direttiva

Nonostante il voto contrario di Italia e Ungheria, il Consiglio europeo ha approvato la direttiva sulle case green. Entro il 2026 tutti gli Stati membri dovranno redigere un Piano nazionale di ristrutturazione degli edifici. In particolare, per gli edifici residenziali non di nuova costruzione, l'obiettivo è quello di ridurre il consumo energetico del 16% entro il 2030 e del 22% entro il 2035.

Accelerata sulle case green

A sorpresa il governo spinge sull'acceleratore per le case green. In anticipo sui tempi previsti, nella bozza della legge di delegazione europea per il 2024 l'esecutivo si appresta a recepire la direttiva europea (Direttiva (UE) 2024/1275 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 aprile 2024, sulla prestazione energetica nell'edilizia). Una sorpresa, considerando che l'Italia ha votato contro il testo, unico Paese insieme all'Ungheria.

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